lunedì 1 gennaio 2018

I Bucs chiudono col botto, W in rimonta contro i Saints


Per i primi 58 minuti, il match tra Tampa Bay Buccaneers e New Orleans Saints è sembrato seguire il "solito" copione già visto tantissime volte nel corso di questo campionato.

Con i Bucs sempre in scia dell'avversario, ma costretti a cedere a causa di errori banali quanto gravi (nel caso di ieri, l'XP sbagliato da Murray e i tre intercetti lanciati da Winston).

Poi, ecco arrivare gli ultimi due minuti della partita. Palla sulla linea delle proprie 5 yard con ben 95 yards da conquistare, e con solo 1:58 sul cronometro senza più nemmeno un timeout.

E qui, esce fuori la stoffa del giocatore di classe, del cavallo di razza, insomma di quell'elemento che magari gioca sottotono per quasi tutto il match, ma che è poi in grado di estrarre dal cilindro le giocate vincenti quando il pallone scotta e si decide in pochi cruciali secondi se l'esito dell'incontro sarà una "W" oppure una "L".

Mi riferisco ovviamente a Jameis Winston, che ieri - oltre ad avere riscritto un record assoluto NFL relativo al maggior numero di TD pass lanciati prima di avere compiuto 24 anni - ha confermato pregi e difetti che lo hanno contraddistinto in questi suoi primi tre anni tra i PRO.

Perde troppi palloni Jameis, tra fumble e intercetti, e i Bucs non se lo possono permettere; e dunque dovrà essere proprio questo uno dei principali aspetti su cui lavorare in offseason.

Ma è anche dotato - e la partita di ieri ne è la conferma - di classe, grinta e carattere, perché dopo una prestazione caratterizzata da tre intercetti, solo un fuoriclasse può inventarsi un drive come quello vincente e soprattutto quel TD pass per Godwin da 39 yards a 9 secondi dalla fine (e, poco prima, la conversione di un assai complicato 4 and 10).

E proprio il WR rookie Chris Godwin merita di essere menzionato, perché nonostante sia sceso in campo con una caviglia in disordine, ha sfoderato una prestazione eccellente (7 palloni ricevuti per 111 yards e il TD della vittoria), dimostrando che nel draft è possibile "pescare" giocatori di valore anche oltre il secondo round.

Infatti, oltre ad O.J. Howard e Justin Evans (i giocatori scelti dai Bucs nei primi due giri) che hanno confermato entrambi di avere qualità importanti in questo primo anno da rookie, anche Kendell Beckwith e Chris Godwin - scelti tutti e due al terzo giro - si sono rivelati elementi di valore benché scelti intorno alla centesima posizione overall.

E a proposito di draft....

Lo dicevamo l'altro giorno, che una eventuale "W" contro i Saints sarebbe costata un paio di posizioni al draft del prossimo aprile; ed infatti, con la vittoria di ieri anziché scegliere con la pick n.5 Tampa Bay chiamerà con la n.7, scavalcata da Broncos e Jets.   

Pazienza, l'importante sarà sfruttare bene il draft nel suo complesso, non solo a livello di first round; anche perché, come si diceva, magari è proprio dal secondo e terzo giro che escono quei giocatori che poi si rivelano elementi di assoluto valore. Certo, se poi invece si utilizza una pick del secondo round per draftare un kicker...

Citazione doverosa anche per il sempre utile e positivo Adam Humphries (7 ricezioni per 102 yards) e per Mike Evans, che con le yards conquistate ieri - quasi tutte nel drive decisivo - è diventato il terzo giocatore nella storia NFL ad avere ricevuto almeno 1.000 yards nei suoi primi quattro anni tra i PRO.

Ecco, diciamo che contro i Saints non si è sentita la mancanza di DeSean Jackson, il WR arrivato nel corso della scorsa free agency ed il cui rendimento complessivo nel corso dell'intera stagione non ha corrisposto ai tanti zeri presenti nel suo contratto...

L'offseason servirà a Licht e Koetter anche per valutare a quali dei tanti veterani (strapagati) presenti a roster sarà opportuno rinunciare (da Robert Ayers a DeSean Jackson passando per Doug Martin e Chris Baker...) mentre a proposito di Mike Evans sarebbe opportuno iniziare a discutere del rinnovo del suo contratto, in scadenza al termine del prossimo campionato.

Ma sulla situazione contrattuale dei vari giocatori attualmente a roster torneremo in maniera dettagliata nei prossimi giorni. Intanto, gustiamoci il sapore di questa "W"; sapore che sarà dolce per coloro per i quali non ha prezzo superare rivali "tradizionali" quali sono i Saints così come vedere le facce un po' depresse di Peyton e Brees sulla sideline per una sconfitta inattesa, oppure avrà un spore un po' amaro per chi rimpiange le due posizione perse nel prossimo draft.

Io preferisco godermi questa bella vittoria in rimonta, sperando che sia di buon auspicio per l'anno che verrà; l'importante sarà gestire nel modo migliore prima la free agency, evitando di portare a Tampa veterani con scarse motivazioni e più che altro alla ricerca del "contrattone", e poi il draft, che sarà decisivo per costruire  la squadra che - nella stagione 2018 - dovrà avere un solo obiettivo: ritornare ai playoff, anche perché se dopo quasi 20 anni ci sono riusciti i Buffalo Bills, non vedo perché la cosa non possa riuscire anche a Tampa Bay, che di talento non ne ha certamente meno di Buffalo...

Buon anno a tutti e, anche nel 2018, solo e sempre GO BUCS!

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