giovedì 29 gennaio 2015

Raheem Morris nel coaching staff dei Falcons?

Ve lo ricordate, vero, Raheem Morris? Sì, proprio lui, il peggiore Head Coach /Defensive Coordinator nella quarantennale storia dei Tampa Bay Buccaneers.

Ebbene, l'accordo non è stato ancora ufficializzato, ma i soliti bene informati danno l'affare per concluso: Morris farà parte del nuovo coaching staff degli Atlanta Falcons, che sarà diretto da un nuovo HC, quel Dan Quinn attualmente DC dei Seahawks ed impegnato questa domenica a guidare la difesa di Seattle nel Super Bowl n.49.

Raheem rivestirà il ruolo di "assistant head coach/passing defense coach", dunque un ruolo di assistente di Quinn e al tempo stesso di allenatore della difesa nel gioco aereo.

Se la perizia e l'abilità di Morris nel guidare una difesa sono rimaste le stesse mostrate nelle sue tre stagioni come HC di Tampa, anni in cui rivestì anche i panni di Defenisve Coordinator, gli avversari dei Falcons - in particolare QB e WR - possono dormire sonni tranquilli...!

Battutacce a parte, non mi sembra che il suo innesto possa rinforzare in maniera particolare il nuovo CS di Atlanta, ma questi non sono problemi nostri. L'augurio, ai "simpaticissimi" falchetti di Atlanta, è che il buon Raheem confermi anche in Georgia le sue incredibili doti di illustre stratega difensivo (....); good luck, coach! ;-)

martedì 27 gennaio 2015

Quando i Bucs scelsero con la first pick overall...


Come è noto, quest'anno saranno proprio i Tampa Bay Buccaneers ad avere a disposizione la first pick overall del draft. E c'è dunque curiosità ed attesa per vedere in che modo i Bucs utilizzeranno l'opportunità di chiamare per primi assoluti, avendo la possibilità - in teoria - di portare a Tampa il miglior prospetto della classe 2015 dei rookie.

Si sa che il draft è tutto tranne che una scienza esatta, e non sempre scegliere per primi garantisce dal tenersi al riparo da giocatori che nel corso degli anni si riveleranno imprevedibili bust se non proprio assoluti bidoni...

Ma cosa è accaduto le altre volte che i Buccaneers hanno avuto a disposizione la first pick overall?

Di seguito, ecco un breve "riassunto" di come è stata impiegata la prima scelta assoluta da quando Tampa Bay entrò a far parte dell'NFL nel 1976, ottenendo la possibilità di chiamare per prima rispetto a Seattle, l'altro team entrato in NFL nello stesso anno e costretto a chiamare per secondo dopo aver perso con i Bucs il sorteggio per la first pick overall.

1976: Lee Roy Selmon, DE, Oklahoma
La prima volta chei Bucs ebbero a disposizione la scelta n.1 di un draft fu dunque nel 1976 e quell'anno in uscita dal college c'era un giocatore che aveva tutte le credenziali per diventare un futuro campione. Si trattava del DE Lee Roy Selmon, fenomeno all'università con la maglia di Oklahoma e prima scelta da parte di un expansion team che aveva lacune da colmare un po' in tutti i settori; inevitabile dunque andare sul prospetto più interessante, e cioè Lee Roy Selmon.

A quasi 40 anni di distanza questa chiamata rimane una delle migliori mai effettuate dai Bucs: Selmon si rivelò non solo un immenso campione sul terreno di gioco, al punto di meritarsi l'ingresso nella Hall of Fame nonostante un'intera carriera trascorsa sempre e solo indossando la maglia di un team che a quei tempi perdeva praticamente sempre, ma anche persona di grande spessore fuori dal campo ed esempio per la comunità di Tampa, che nel 1999 gli ha dedicato tra l'altro una superstrada che attraversa la città.

Un attacco cardiaco lo ha portato via nel 2011 a soli 57 anni, ma il suo ricordo rimarrà scolpito in eterno nella memoria di chi ama questi colori. Lee Roy Selmon, in tutti i sensi il numero 1.

1977: Ricky Bell, RB, University of Southern California
Dopo avere perso tutte e 14 le partite della loro stagione inaugurale in NFL, anche nel draft 1977 i Bucs ebbero a disposizione la first pick overall. Questa volta si decise di rinforzare l'attacco, optando per il RB Ricky Bell, da USC.

Dopo un inizio difficile, in un team con tantissimi problemi, Bell fu tra gli artefici della splendida stagione 1979, contribuendo a guidare i Bucs sino alla finale di Conference, al termine di un ottimo campionato in cui guadagnò su corsa ben 1.263 yards. Eccellente fu poi la sua prestazione proprio nella partita del Divisional Playoff 1979 contro gli Eagles: 142 yards in 38 portate e 2 TD, le cifre con cui Bell guidò Tampa Bay alla prima storica W in una partita di postseason.

Nel 1982 Bell andò a giocare a San Diego, ma le sue condizioni di salute lo costrinsero di lì a poco a lasciare il football, prima di spegnersi nel 1984 per una grave malattia.

1978: Trade down con gli Houston Oilers
Ebbene sì, anche nel 1978 - per il terzo anno consecutivo - i Bucs si ritrovarono la first pick overall a disposizione. Ma questa volta venne architettata una trade con gli Houston Oilers, che per avere la prima scelta assoluta (con cui portarono in Texas  il RB Earl Campbell), cedettero ai Bucs il TE Jimmie Giles più quattro scelte: primo e secondo giro del '78 più terzo e quinto del '79.

Con una delle scelte ricevute da Houston (quella al primo giro '78) i Bucs scelsero il QB Doug Williams, forse l'unico vero e proprio "franchise QB" nella storia del Team. Meno rilevanti furono i giocatori draftati con le altre pick ricevute da Houston, ma considerato che nel "pacco regalo" arrivato dal Texas in cambio della first pick overall i Bucs trovarono anche l'ottimo TE Jimmie Giles, questa trade down fu tutt'altro che negativa per Tampa Bay.

1984: Una prima scelta assoluta "regalata" ai Bengals
Nel 1983 i Bucs avevano bisogno di un QB che sostituisse Doug Williams; venne così presa una decisione rivelatasi poi disastrosa, e cioè quella di acquisire il QB dei Bengals Jack Thompson, soprannominato "The Throwin' Samoan" per via delle sue esotiche origini (nativo di Tutuila, American Samoa) un onesto mestierante o poco più, cedendo a Cincinnati la prima scelta del draft dell'anno seguente, il 1984. Peccato che poi quella scelta si sarebbe rivelata la prima chiamata assoluta dell'intero draft! I Bengals a loro volta cedettero la pick ai Patriots, e dunque New England ebbe la facoltà di chiamare per prima grazie alla pick dei Bucs, portando a Boston il WR Irving Fryar.

E' sempre pericoloso cedere una scelta di un futuro primo giro, e quanto accaduto ai Bucs lo conferma: in pratica venne "regalata" la scelta n.1 in cambio di Jack Thompson, un giocatore più o meno dello stesso mediocre livello di un Josh McCown qualsiasi...!

1986: Bo Jackson, RB, Auburn (che non giocò mai per i Bucs...)
Una delle pagine più basse toccate dai Bucs nei loro 40 anni di storia: il giocatore scelto da Tampa Bay con la prima scelta ssoluta, il RB Bo Jackson, si rifiutò infatti di giocare con i Bucs per dissidi insorti con il proprietario Hugh Culverhouse, e disse che avrebbe optato per una carriera da professionista nel mondo del baseball.

In realtà l'anno seguente Jackson, di nuovo eleggibile nel draft NFL, venne chiamato dai Raiders con i quali giocò alcune ottime stagioni, continuando a scendere in campo anche per i Kansas City Royals nella MLB.

Praticamente, una scelta sprecata per Tampa Bay; sarebbe stato grave anche al quinto o al sesto giro, figuriamoci se - come in questo caso - si trattava della first pick overall...

1987: Vinny Testaverde, QB, Miami 
L'ultima volta (prima del 2015...) che i Bucs scelsero per primi fu il 1987. Quell'anno la scelta andò su un QB, l'italo-americano Vincent Frank Testaverde, per tutti "Vinny". Che dire di Testaverde? Personalmente sono affezionato a questo giocatore, dato che era proprio Vinny il QB dei Tampa Bay Buccaneers che iniziai a seguire e dei quali divenni tifoso.

Va però obiettivamente riconosciuto che Testaverde non mantenne le promesse nè rivestì mai i panni del franchise QB o tantomeno quelli del campione che si sperava potesse diventare quando venne scelto. Ad ogni modo, Testaverde ebbe in NFL una carriera più che dignitosa e molto longeva, giocando - dopo i primi 6 anni di carriera trascorsi in Florida - per una decina di squadre ed è tuttora leader per quel che riguarda Tampa Bay nelle categorie di Pass attempts, Passing yards e - purtroppo - Interceptions.

2015: With the first pick, the Tampa Bay Buccaneers select...
Al 30 aprile mancano ormai tre mesi: un po' di pazienza e tra circa novanta giorni finalmente sapremo chi tra Marcus Mariota e Jameis Winston, ad oggi i principali candidati, sarà la first pick overall del draft 2015. A meno ovviamente di trade down o di sorprese dell'ultimo minuto, sempre dietro l'angolo. Nel frattempo, la "fan base" di Tampa sembra decisamente schierata a favore del QB di Florida State...

lunedì 26 gennaio 2015

26 gennaio 2003, i Bucs sul tetto del mondo!

Era il 26 gennaio 2003, esattamente dodici anni fa, quando nella memorabile notte californiana di San Diego i Buccaneers demolirono i Raiders, portando in Florida il meritatissimo titolo di World Champions. Il trionfo arrivò al termine di una serie di play-off davvero esaltante: prima il divisional stravinto con i '49ers di Jeff Garcia, poi l'impresa in quel di Philadelphia espugnando contro pronostico il Veterans Stadium e infine l'apoteosi del Qualcomm Stadium... Tampa Bay 48, Oakland 21: game, set, match!


Per evitare di ripetere i medesimi concetti, ecco il link di un post relativo proprio al SB n.37, pubblicato qualche tempo fa... idee, emozioni e parole sono sempre quelle, l'unica cosa da fare è aggiornare l'anniversario: dodici mesi fa eravamo qui a ricordare gli undici anni dalla notte magica di San Diego e oggi siamo arrivati a quota dodici... chissà se - e quando - riusciremo a rivivere quelle incredibili emozioni e a rivedere il vascello pirata in "Red and Pewter" nuovamente sul tetto del mondo...!

venerdì 23 gennaio 2015

E' Mike Bajakian il nuovo QB coach dei Bucs

E' stato ufficializzato ieri dai Bucs il nuovo QB coach: si tratta di Mike Bajakian, negli ultimi due anni Offensive Coordinator presso i Tennessee Volunteers e complessivamente con 12 anni di esperienza come allenatore di college.

Si tratta di una vecchia conoscenza di Lovie Smith, che aveva già avuto Bajakian nel coaching staff dei Chicago Bears tra il 2004 e il 2006 come "quality control coach".

 E' stato dunque nominato il successore di Marcus Arroyo, e spetterà così a Bajakian il compito di sviluppare quella che sarà presumibilmente la first pick overall del prossimo draft (più Winston che Mariota, ad oggi). 

Sempre nella giornata di ieri è stato inserito nel coaching staff un ulteriore tassello: è il nuovo "offensive quality control coach" Andrew Weidinger, 32 anni, le ultime sette stagioni trascorse ai Falcons proprio sotto la guida di Dirk Koetter.

mercoledì 21 gennaio 2015

Jameis Winston, sarà lui la first pick overall 2015?

La premessa è doverosa: da qui al draft mancano più di tre mesi e dunque è inevitabile che, in questo lungo periodo di attesa, si accavallino chiacchiere e rumors nel tentativo di anticipare quelle che saranno le mosse delle varie squadre in vista del prossimo 30 aprile.

A maggior ragione, poi, si sprecano le anticipazioni relative a quella che sarà la prima chiamata assoluta dei Tampa Bay Buccaneers, scelta che determinerà - a cascata - i movimenti degli altri team.

Ebbene, rispetto ad un paio di settimane fa pare esserci un uomo solo al comando, "in fuga" verso la prima chiamata assoluta: la sua maglia fino a ieri è stata quella di Florida State ed il suo nome è Jameis Winston...

Sono considerate infatti in netto calo le quotazioni di Marcus Mariota, il QB di Oregon che sembra (o meglio, sembrava...) dovesse contendere sino all'ultimo a Winston proprio la prima chiamata assoluta da parte dei Bucs.

Le ultime "previsioni" sostengono che il quarterback dei Ducks potrebbe scendere addirittura sino alla sesta chiamata dei New York Jets, a meno che Chip Kelly non decida di fare trade up per portare a Philadelphia il suo ex pupillo.

Ma perchè Winston sembra avere scalzato Mariota dalle preferenze di scout e addetti ai lavori? E' vero che il giocatore di FSU è una testa calda ed ha un carattere più adatto all'high school che non al mondo dei PRO, ma Winston viene considerato un giocatore già "NFL ready", decisamente molto più pronto di Mariota che avrebbe invece bisogno come minimo di un anno sulla sideline per apprendere un tipo di football agli antipodi rispetto a quello praticato da Oregon.

Possono i Bucs - e può Lovie Smith - dopo un'annata disastrosa come quella appena trascorsa permettersi di chiamare un giocatore con la prima scelta assoluta sapendo che nel migliore dei casi potrà essere utilizzato tra un paio di stagioni, dopo che il ragazzo avrà imparato (se ci sarà riuscito...) il football che si gioca tra i PRO?

Sembra decisamente più probabile che Smith e Licht si orientino su Winston - tra l'altro la scelta che la maggioranza dei tifosi di Tampa preferirebbe - un prospetto ancora ovviamente da sgrezzare e da affinare, ma che ha giocato al college un football "NFL style" e che si potrebbe gettare nella mischia a partire dalla Week n.1 della stagione 2015.

Poi, ribadisco, da qui al 30 aprile tutto è possibile e tutto può accadere, come ad esempio una eventuale trade down che riterrei un'ipotesi molto interessante, considerato che una simile decisione permetterebbe ai Bucs di ammassare un buon numero di scelte con le quali tappare le molte falle che ci sono in squadra. 

In caso di trade down, però, rimarrebbe inevasa la questione QB: considerato che McCown non è più riproponibile e che Glennon non piace a Lovie Smith, chi sarebbe il quarteback titolare dei Bucs 2015? Poi, dato che come si diceva tutto può accadere, magari arriverà Phila ad offrirci Nick Foles + picks assortite pur di avere la certezza assoluta di prendere Mariota, chissà...

lunedì 19 gennaio 2015

Blount, Revis, Wright e Bennett: 4 ex Bucs al Super Bowl!

Si sono disputate ieri le finali di Conference, che hanno designato le squadre che il prossimo 1° febbraio si contenderanno a Glendale, in Arizona, il Super Bowl n.49.

Le due partite sono state molto diverse tra loro; il match che ha proclamato il team vincitore della NFC è stato davvero memorabile, ed il ricordo di questo incontro vivrà a lungo - per motivi opposti - tra i tifosi delle due contendenti, Seattle e Green Bay.

I Packers avevano già un piede e tre quarti in Arizona, ma poi grazie alle magie di Wilson e Lynch e ai decisivi pasticci dello special team dei Packers, beffato due volte prima in una azione di fake FG e poi su un onside kick, la vittoria è stata arpionata in overtime da Seattle e dunque saranno  proprio i Seahawks a volare a Glendale per cercare di bissare il successo ottenuto 12 mesi fa nel Super Bowl n.48 contro Denver.

Meno avvincente e soprattutto molto meno equilibrata è stata invece la finale della AFC, un vero e proprio monologo di New England in cui gli eterni Patriots della Ditta "Belichick & Brady" hanno asfaltato i Colts guidati da un Andrew Luck non particolarmente brillante, e comunque poco aiutato da un "supporting cast" che dovrà essere rinforzato e non di poco, se i Colts hanno ambizioni di riportare l'anello a Indy.

E proprio nelle due finali di Conference abbiamo avuto la possibilità di rivedere sul terreno di gioco alcune nostre vecchie conoscenze, transitate di recente a Tampa per quelli che potremmo definire "brevi soggiorni", e che tra un paio di settimane si sfideranno nella partita più importante dell'anno: il Super Bowl!

Punto fermo della difesa di Seattle è infatti il DE Michael Bennett, probabilmente il Defensive End di maggior talento che abbia indossato la casacca dei Bucs in questi ultimi anni; a Tampa sono rimasti onesti mestieranti del calibro di Clayborn e Bowers mentre l'unico DE di valore che avevamo tra le mani siamo riusciti a non rifirmarlo... e poi non stupiamoci, se a breve sceglieremo con la first pick overall!

Nel match di Foxboro abbiamo invece avuto la possibilità di vedere sul terreno di gioco - tutti quanti con i New England Patriots - ben tre Bucanieri del recentissimo passato: due di questi, il RB LeGarrette Blount e il CB Darrelle Revis hanno anche ricoperto il ruolo di protagonisti nella vittoria contro i Colts; più defilato e meno coinvolto è stato invece il TE Tim Wright, che del resto davanti a sè ha un certo Gronkowski, forse il TE oggi più dominante dell'intera NFL.

Per il RB LeGarrette Blount le statistiche di ieri parlano da sole: 30 portate per quasi 150 yards e 3 TD, numeri di assoluta eccellenza e il buon LeGarrette ha replicato contro i Colts l'ottima partita che sempre nei playoff, proprio contro Luck e soci, aveva disputato dodici mesi fa. Bene anche Darrelle Revis, che ha intercettato Luck andando vicino a riportare il pallone in endzone. Ha invece avuto poco spazio, come detto, il TE Tim Wright, che comunque a Boston ha disputato una buona stagione, confermando di essere un prospetto molto interessante svenduto troppo in fretta dai Bucs insieme a una quarta scelta in cambio del logoro Logan Mankins. Davvero un affarone (per Belichick, s'intende...).

Nel Super Bowl n.49 che vedrà i Patriots opposti ai Seahawks i favori del pronostico credo debbano andare ai campioni in carica di Seattle, team che ha ottime probabilità di confermarsi "World Champion"; guai però a sottovalutare un campione come Tom Brady e quel vecchio volpone di Bill Belichick... ad ogni modo, in bocca al lupo a tutti i nostri quattro ex Bucanieri, e chiunque tra loro dovesse alzare il Vince Lombardi Trophy al cielo - che sia Bennett con i Seahawks o il trio Blount, Revis, Wright con i Patriots - ci sarà sempre un po' di rimpianto per avere mandato via da Tampa questi quattro giocatori, con un po' troppa fretta ed anche con una non indifferente dose di superficialità...

sabato 17 gennaio 2015

I Bucs e il QB coach Marcus Arroyo si separano

Nella giornata di ieri i Bucs hanno ufficializzato la separazione con il QB coach Marcus Arroyo, che non farà dunque più parte del coaching staff guidato da Lovie Smith.

Nella scorsa stagione Arroyo non si era limitato a svolgere le mansioni di QB coach, dato che in pratica dopo l'allontanamento forzato dell'OC Tedford per problemi di salute era stato proprio lui a ricoprire il ruolo di "play caller" e, in definitiva, di OC della squadra.

Considerato il rendimento complessivamente mediocre del reparto offensivo nel campionato appena concluso e l'arrivo del nuovo OC Dirk Koetter, che evidentemente nel ruolo di QB coach avrà preteso l'ingaggio di un suo uomo di fiducia, si è quindi deciso di non puntare più Arroyo, che non dovrà così curarsi della crescita di Winston o Mariota, ammesso che uno di questi due QB alla fine si riveli la first pick overall del prossimo draft.

Del resto che tra OC e QB coach sia necessario un rapporto di fiducia è quasi inevitabile, lo stesso Arroyo, in definitiva, era arrivato ai Bucs proprio in quanto voluto personalmente da Jeff Tedford con il quale aveva lavorato a California nel biennio 2011-12, oltre ad avere svolto nel 2013 le mansioni di OC presso Southern Miss prima di riunirsi a Tedford a Tampa Bay.

E poi, come si diceva, l'attacco dei Bucs è reduce da un campionato davvero negativo, lo scorso anno solamente gli attacchi di Jaguars e Raiders hanno fatto peggio di quello guidato da Arroyo, a cui - nonostante i problemi a livello di QB e di OL - non mancavano armi offensive importanti, dai due WR Evans e Jackson, al TE Seferian-Jenkins per finire ai RB Martin, Sims e Rainey.

In una dichiarazione rilasciata tramite il suo agente, Arroyo ringrazia i Bucs per l'opportunità offertagli e dichiara la sua intenzione di voler rimanere ad allenare nel mondo NFL: ecco le dichiarazioni dell'ex QB coach dei Bucs:
"I appreciated the opportunity to come in as quarterback coach, and I accepted the additional work and responsibilities for game-planning placed upon me unexpectedly after Jeff's illness. Despite these difficult circumstances, I enjoyed my time here very much. I am certainly looking forward to continuing my coaching career in the NFL, and this experience will prove invaluable.''

venerdì 16 gennaio 2015

Nessun "throwback game" in programma nel 2015

In questi giorni a tenere banco sono le discussioni sul prossimo draft, se sia meglio orientarsi su Mariota oppure su Winston (o su nessuno dei due), se il coaching staff necessiti di ulteriori innesti e cambiamenti dopo quello relativo all'OC Dirk Koetter...

Ecco, prendendoci un breve stacco dalla stretta attualità oggi parleremo invece delle vecchie divise di Tampa Bay, per segnalare un fatto che magari interesserà a pochissimi, visto che i nostalgici delle "throwback uniforms" sono comunque una ristretta minoranza, ma che mi sembra comunque il caso di segnalare.

Ebbene, facendo io parte dei pochi che almeno una volta all'anno gradirebbero rivedere su un campo da football le divise "originali" di Tampa Bay, ho approfittato della rubrica del sito ufficiale dei Bucs "One Buc Mailbag", uno spazio in cui il "Senior Writer" Scott Smith risponde a domande e curiosità dei tifosi, per chiedere direttamente alla fonte "ufficiale" se nel 2015 ci sarebbe stato spazio per almeno una partita con le casacche "originali".

Domanda (del sottoscritto) e risposta (di Scott Smith) le trovate qui sotto, con l'esauriente spiegazione di Scott Smith che si può sintetizzare così: nessun match in "White and Orange" è in programma per la prossima stagione... buona lettura!










giovedì 15 gennaio 2015

Le prime parole del nuovo OC Dirk Koetter

Nei giorni scorsi il nuovo OC dei Bucs, Dirk Koetter, ha incontrato la stampa locale, e sebbene non siano emerse novità eclatanti mi sembra comunque interessante andare a sottolineare alcune delle dichiarazioni più significative rilasciate dal nuovo Offensive Coordintor della squadra.

Ovviamente, la prima domanda non poteva che essere relativa a chi sarà il nuovo QB ed in particolare se Koetter avesse già iniziato a confrontare i due principali candidati ad essere scelti con la first pick overall, Marcus Mariota e Jameis Winston.

Ecco la risposta di Koetter:
"Who the Bucs are going to pick with the first pick, I’m the last guy to ask that question to right now,'' Koetter said during a conference call Tuesday. But Koetter knows that franchise quarterbacks are not easy to find. "The thing people have to remember, those guys just aren’t out there walking around on the street,'' Koetter said. "Franchise quarterbacks are hard to come by and they’re few and far between. It’s definitely possible to win without it, but I think your odds go up if you have one.’’
 
L'OC si è poi soffermato, in generale, su quella che a suo avviso deve essere la principale caratteristica di un QB: la velocità nella esecuzione e la capacità di prendere nel minor tempo possibile la decisione migliore:
"I think one of the things that is really (underrated) is how fast can you process information'' Koetter said. "Because playing quarterback in the NFL, things are coming at you fast and furious and if you can't process information, it's tough to be successful. Second would be toughness...because when you play quarterback in the NFL, you're going to have to demonstate toughness on a daily basis and certainly every Sunday. Intelligence, arm strength, accuracy, mobility -- those things are important as well. But the ability to processs information and make great decisions would be No. 1 on my list.''

Koetter sa di avere un compito non facile, avendo l'attacco dei Bucs terminato la stagione nelle posizioni di retroguardia dell'NFL. Ma il coach non teme il lavoro che lo attende
"You look at two, 1,000-yard receivers, two or three really good young running backs, a good, young tight end,'' Koetter said. "There’s some good skill guys there to build around. Every team in the NFL has some areas they’d like to improve and nobody has 11 starters that they’re in love with from the very first day. It’s a work in progress, but trust me, Tampa Bay personnel-wise is in better shape than one on the outside might think.''

A proposito dei due QB che sono scesi in campo per i Bucs nel 2014, McCown e Glennon, Koetter ha espresso il seguente giudizio:
"All I will say is Josh has played some good football in his career,'' Koetter said. "And when Tampa drafted Mike, I've watched Mike from afar, from the other side of the balll here in Atlanta, and from afar, I thought he had some of the same attributes as Matt Ryan. But that's me looking at it from the outside.''

Infine, alla precisa domanda se ci saranno cambiamenti significativi nel coaching staff dell'attacco, ed in particolare se sarà confermato nel ruolo di QB coach Marcus Arroyo, Koetter ha preferito non sbilanciarsi rispondendo così:
"Coach Smith and I have just had a few brief conversations about the staff and that's something that will be ironed out in the time coming up as we get this thing rolling,'' he said.

mercoledì 14 gennaio 2015

Contrordine: Rod Marinelli resta a Dallas

Nei giorni scorsi si erano fatte molto insistenti voci e indiscrezioni che davano il DC dei Dallas Cowboys, Rod Marinelli, molto vicino ad entrare a far parte del coaching staff dei Tampa Bay Buccaneers.

A Tampa, Marinelli avrebbe ritrovato Lovie Smith, già suo Head Coach a Chicago dal 2009 al 2012, sena dimenticare che per Marinelli si sarebbe trattato di una specie di "ritorno a casa" considerati i suoi lunghi trascorsi nel CS dei Bucs dal 1996 al 2005.

Ebbene, niente di tutto questo. Dallas ha infatti confermato il coaching staff che ha portato i Cowboys ad una flag dalla finale di conference, e dunque sia l'Head Coach Jason Garrett (che ha firmato un contratto quinquennale) che Rod Marinelli (tre anni la durata dell'accordo per il Defensive Coordinator) saranno anche l'anno prossimo sulla sideline dei Texani.

A proposito di Garrett, eccole parole dell'HC di Dallas a proposito di Marinelli, tratte dal Tampa Bay Times:
"Rod's just done a fantastic job not only for our defense but our whole football team," Garrett said. "He made our players better. He made our coaches better. He's just a great football coach and he's a great person to have in your organization. He represents all the right things and I thought the defense played remarkably well. There are a lot of different ways to measure your defense and a lot of people get caught up in yards and all the different ways that people use numbers in this game but taking the ball away impacts the game. It impacts the game like none other and for us to be second in the National Football League taking the ball away, that's a really positive impact on our football team."

A guidare la difesa di Tampa Bay rimarrà dunque Leslie Frazier, a meno di improbabili novità; con la speranza e l'augurio che nel 2015 possano continuare quei miglioramenti del reparto difensivo intravisti nella seconda parte della stagione, dopo un inizio terribilmente negativo anche per il settore guidato da Frazier e culminato nella debacle di Atlanta, quel 14-56 che ha fatto capire a tutti dopo solamente tre partite che ai poveri Bucs edizione 2014 non rimaneva che un obiettivo: puntare alla first pick overall...!

lunedì 12 gennaio 2015

Il DC Rod Marinelli nel mirino dei Bucs?

Stando a quanto riportato da più fonti, sembra proprio che dopo avere sistemato la casella relativa all'Offensive Coordinator, Lovie Smith voglia ora apportare una sostanziale modifica anche a proposito di un'altra pedina fondamentale del suo coaching staff, quella riguardante il Defensive Coordinator.

Il posto di Leslie Frazier, attuale DC di Tampa Bay, sembra dunque in pericolo ed il principale candidato a sostituirlo è una vecchia conoscenza di casa Bucs, quel Rod Marinelli già a Tampa dal 1996 al 2005 come coach della linea difensiva.

 Rod Marinelli - che compirà 66 anni a luglio - ha avuto esperienze significative dopo quella di Tampa, ad esempio ricoprendo il ruolo di Head Coach a Detroit (era proprio Marinelli l'HC dei Lions autori della perfect season al contrario, lo 0-16 del 2008), per occupare poi un ruolo di spicco negli ultimi Chicago Bears allenati da Lovie Smith (Assist. HC/DC/DL dal 2010 al 2012) ed infine lo abbiamo visto guidare nel corso di questa stagione la difesa dei Cowboys, fermatisi ad un passo dalla finale di conference.

Rod Marinelli è senza dubbio un allenatore molto referenziato, uno specialista della difesa ed in particolare della D-line, stimato ed apprezzato da Lovie Smith che già lo volle con sè a Chicago. Come detto, Marinelli ha concluso ieri la stagione dopo la sconfitta di Dallas a Green Bay; se le voci di un suo arrivo a Tampa dovessero rivelarsi fondate, lo scopriremo molto presto...

sabato 10 gennaio 2015

Lynch e Dungy ancora in corsa per l'HoF

Per il secondo anno consecutivo due grandi ex Bucanieri del recente passato, la safety John Lynch e l'Head Coach Tony Dungy, fanno parte dei 15 finalisti rimasti in corsa per entrare nella Hall of Fame di Canton.

Dopo gli ingressi di Warren Sapp nel 2013 e di Derrick Brooks nel 2014, avremo anche nel 2015 un rappresentante dei Bucs tra gli "immortali" della HoF?

A fine gennaio la "Hall of Fame Selection Committee" si riunirà a Glendale, Arizona, e sceglierà chi introdurre a Canton. Il numero degli eletti è variabile, nel senso che dall'elenco dei 15 finalisti la Commissione sceglierà tra un minimo di due e un massimo di cinque rappresentanti dell'epoca moderna e un massimo di due esponenti cosiddetti "senior", ossia di tempi più remoti, fino a raggiungere un numero di non oltre sette nuovi ingressi nella Hall o Fame.

Di seguito, ecco l'elenco completo dei 15 finalisti che si contenderanno l'accesso nella HoF:

- Morten Anderson, kicker
- Jerome Bettis, running back
- Tim Brown, wide receiver
- Don Coryell, head coach
- Terrell Davis, running back
- Tony Dungy, head coach
- Kevin Greene, defensive end/linebacker
- Charles Haley, defensive end/linebacker
- Marvin Harrison, wide receiver
- Jimmy Johnson, coach
- John Lynch, safety
- *Orlando Pace, offensive tackle
- *Junior Seau
- Will Shields, guard
- *Kurt Warner, quarterback

* First-year eligibles 

venerdì 9 gennaio 2015

E' Dirk Koetter il nuovo OC dei Bucs!

I Tampa Bay Buccaneers hanno ufficializzato ieri il nome del nuovo Offensive Coordinator: sarà dunque Dirk Koetter, 56 anni, ed un recente passato ai rivali di division degli Atlanta Falcons, il successore di Jeff Tedford e dunque colui che sarà chiamato a far funzionare l'attacco dei Bucs, un reparto dalle armi offensive importanti (Evans, Jackson, Martin, Sims, ASJ) sebbene manchi forse il tassello più decisivo (il QB...).

Koetter ha firmato un contratto che lo legherà ai Bucs per due anni con opzione per un terzo. Dopo avere trascorso 5 stagioni come OC dei Jaguars, gli ultimi tre campionati hanno, come detto, visto Koetter alla guida dell'attacco degli Atlanta Falcons, facendo rendere al meglio un reparto composto comunque da ottimi elementi, dal QB Ryan al WR Jones.

La decisione di portare Koetter a Tampa, in ottica draft, sembrerebbe allontanare Mariota, visto che ad Atlanta il nuovo OC dei Bucs ha utilizzato un attacco "Pro Style" con un QB "classico" come Matt Ryan, ma non va dimenticato che, negli anni trascorsi a Jacksonville, Koetter ha lavorato con David Garrard, giocatore invece dalle caratteristiche più simili a quelle del QB di Oregon.

Ad ogni modo, l'importante è avere ingaggiato in tempi brevi forse il migliore, tra quelli che erano i candidati a ricoprire il ruolo di OC. Speriamo ora che Koetter, che nei suoi tre anni ad Atlanta ha condotto l'attacco dei Falcons in maniera brillante, possa confermare a Tampa questi ottimi risultati. In bocca al lupo, Dirk!

Queste, tratte dal sito ufficiale dei Bucs, le parole di benvenuto da parte di coach Lovie Smith:
“I’m very excited to welcome Dirk to our staff,” said Buccaneers Head Coach Lovie Smith. “With over three decades of experience at both the college and the NFL level, Dirk has a proven track record as a top offensive coordinator. During his time in Atlanta, he led one of the most productive offenses in the league and I believe he will enjoy similar success here with the exciting young players we have on offense. It became very apparent early in our conversations that we share some of the same philosophies regarding the offensive side of the ball and I look forward to working with Dirk as we begin preparing for the 2015 season.”

giovedì 8 gennaio 2015

Jameis Winston: franchise QB o probabile bust?

Alla fine, dopo alcuni più o meno presunti tentennamenti, il QB dei Florida State Seminoles - il discusso Jameis Winston - ha deciso di lasciare il college e sarà dunque tra i giocatori più attesi al prossimo draft del 30 aprile.

Avendo i Bucs la prima scelta assoluta e considerata la situazione "precaria" di Tampa Bay anche nella posizione di QB, la domanda sorge spontanea: Jameis Winston è un giocatore da prendere seriamente in considerazione oppure no, qualora i Bucs decidessero di investire su un QB la propria preziosissima pick?

Oltreoceano, la "fan base" di Tampa Bay mi pare veda sostanzialmente di buon occhio il giocatore di FSU, forse addirittura preferendo il "ragazzo di casa" al prodotto di Oregon (e originario delle Hawaii) Marcus Mariota.

Vi sono però anche molti scettici, che invece sostengono che Winston, al di là dei problemi off-field del ragazzo su cui ritorneremo, anche tecnicamente non sia un potenziale franchise QB quanto solamente "the next Byron Leftwich", un giocatore cioè in grado di fare la differenza a livello di college ma inevitabilmente destinato a recitare, una volta sbarcato nel mondo dei PRO, il ruolo di semplice comparsa.

A favore di Winston va sottolineato come il ragazzo abbia giocato al college in un sistema molto più simile a quello delle squadre NFL rispetto a quanto sia accaduto a Mariota, i cui Oregon Ducks praticano un football decisamente diverso da quello "NFL oriented" di FSU.

Poi, come dicevamo, ci sono i problemi fuori dal campo - dalla presunta violenza al furto in un supermercato - che hanno "macchiato" il nome di Winston. Certo, poi le accuse di violenza sono cadute e il furto si è rivelato una ragazzata, resta il fatto che il QB di FSU si trova ora appiccicata la nomea di "ragazzo problematico", il che non è sicuramente un buon biglietto da visita soprattutto se il paragone viene fatto con Marcus Mariota, elemento esemplare annche per quel che riguarda il comportamento fuori da un campo da football.

Chiaramente da qui al 30 aprile - quando i Bucs saranno chiamati a scegliere il primo rookie della classe 2015 - manca ancora tantissimo tempo, e in questi quasi quattro mesi coach Lovie Smith, il GM Jason Licht e il nuovo OC potranno fare tutte le valutazioni del caso, se cioè puntare sul bravo ragazzo che in NFL dovrà cambiare modo di giocare a football (Mariota) o su quello scavezzacollo e problematico ma che pare già pronto per prendere in mano un team NFL (Winston).

O magari, tra queste due ipotesi, si concretizzerà invece la "trade down", qualora una squadra (Phila? NY Jets?) voglia assolutamente chiamare per prima per assicurarsi proprio uno tra Mariota o Winston.

Di sicuro, c'è solo una cosa. E cioè che sia Lovie Smith che Jason Licht si giocheranno una buona fetta delle proprie rispettive carriere in NFL proprio dal modo in cui sarà gestita la first pick overall 2015, e da quello che sarà il rendimento del giocatore che decideranno di portare a Tampa. Tra essere ricordati come coloro che hanno draftato coui che dovesse rivelarsi "the next JaMarcus Russell" o "the next Andrew Luck" - tanto per citare due giocatori scelti entrambi con la first pick overall ma dalle carriere diametralmente opposte - passa infatti tutta la differenza del mondo...

mercoledì 7 gennaio 2015

Mike Evans tra i candidati al "rookie of the year"

C'è anche l'unica nota positiva dei Tampa Bay Buccaneers edizione 2014, il WR Mike Evans, tra i candidati al prestigioso riconoscimento di "rookie of the year".

Evans ha disputato una stagione davvero eccellente pur nella pessima annata della squadra, senza tralasciare il fatto che a lanciargli i palloni non è che il buon Mike abbia potuto contare esattamente su Tom Brady o Peyton Maning...

Nonostante le tante sconfitte e i pessimi risultati della squadra,  Mike Evans è riuscito a riscrivere una pagina del "libro dei record" dei Bucs, ricevendo in una singola stagione ben 12 TD pass, uno in più di Mike Wiliams che nel 2010 si era fermato a quota 11.

Gli altri quattro finalisti che contenderanno al prodotto di Texas A&M il premio di rookie of the year sono altri due WR (Odell Beckham Jr dei Giants e Sammy Watkins dei Bills) un QB (Teddy Bridgewater dei Vikings) e un RB (Jeremy Hill dei Bengals).

Evans, oltre a mettere a segno 12 TD, ha anche ricevuto ben 1.051 yards e insieme a Vincent Jackson, anch'egli oltre le 1.000 yards ricevute, fa parte dell'unica coppia di ricevitori che nella storia dei Bucs abbia infranto quota 1.000 yards nella stessa stagione.

Prima di Evans, negli anni recenti, anche il RB Doug Martin nel 2012 e il WR Mike Williams nel 2010 erano stati tra i candidati per questo riconoscimento; soltanto un'altra squadra, i Bengals, hanno avuto in questo stesso arco di tempo tre candidati al ROY (Dalton nel 2011, Bernard nel 2013 e Hill nel 2014).

martedì 6 gennaio 2015

Koetter, Roman, Trestman: una poltrona per tre?

La poltrona è quella di Offensive Coordinator, ruolo chiave vacante all'interno del coaching staff dei Bucs, e i principali candidati che ad oggi sembrano contendersi questa importante posizione sono tre: Marc Trestman, Dirk Koetter e Greg Roman.

A seconda di chi sarà scelto come OC da Lovie Smith, che in questi giorni sta procedendo con le "interviste" ai candidati, si chiariranno anche le strategie dei Bucs circa l'utilizzo della prima scelta assoluta ma soprattutto sarà possibile avere le idee più chiare su chi sarà il QB starter di Tampa Bay per il 2015.

Se il nuovo OC dovesse essere Marc Trestman, sino a ieri Head Coach dei Chicago Bears, risalirebbero e non di poco le quotazioni di Josh McCown, che proprio a Chicago sotto la guida di Trestman ha disputato l'unico brillante campionato di una carriera altrimenti mediocre.

Viceversa, l'arrivo di Dirk Koetter, l'ex OC degli Atlanta Falcons che negli ultimi tre anni ha lavorato insieme ad un QB come Matt Ryan, potrebbe significare che non sono finiti i giorni a Tampa per Mike Glennon, giocatore - fatte le debite proporzioni - dalle caratteristiche simili a quelle di Ryan.

Infine, se Lovie Smith decidesse di puntare su Greg Roman, che negli ultimi anni a San Francisco ha guidato un attacco il cui leader era un QB atipico come Kaepernick, potrebbe significare che la decisione di Smith è di puntate su un QB come Marcus Mariota, giocatore dalle caratteristiche analoghe a quelle di Kap.

Oltre a questi tre principali candidati, vi sono poi altri nomi associati alla posizione di OC dei Bucs come d esempio Rob Chudzinski (oggi ai Colts e che in passato contribuì allo sviluppo di Cam Newton) e Marty Mornhiweg (OC dei Jets).

Sarà quindi particolarmente interessante vedere chi, nei  prossimi giorni  (la scelta del nuovo OC dovrebbe essere imminente) sarà nominato come successore di Jeff Tedford, proprio perché la decisione di Lovie Smith a proposito di questo importante ruolo avrà anche inevitabili ripercussioni su quelle che saranno le strategie dei Bucs relativamente all'utilizzo della prima scelta assoluta (Mariota sì/Mariota no) e su che tipo di giocatore dobbiamo aspettarci come QB per i Bucs edizione 2015.

domenica 4 gennaio 2015

Scegliere un QB con la pick n.1: mossa inevitabile?

Non so se draftare un QB con la first pick overall sia una buona mossa oppure un grave errore, ma credo che alla fine sarà quasi inevitabile puntare su Mariota (oppure su Winston, se Smith preferisce questo tipo di giocatore).

Il punto è il seguente: o arriveranno offerte irrinunciabili da parte di una squadra che ha bisogno di un QB e che vuole assolutamente Mariota (ad esempio Philadelphia, allenata proprio dall’ex HC dei Ducks) e quindi andremo di trade down, oppure il QB lo prenderemo noi, anche perché altrimenti chi sarà il QB dei Tampa Bay Buccaneers per la stagione 2015?!

Mike Glennon? A Smith non piace, e dopo averlo tenuto a marcire per un campionato sulla sideline è probabile che venga svenduto nel corso della free agency per la solita quinta/sesta scelta.

Josh McCown? Il suo 2014 è stato un fallimento assoluto e non è più riproponibile, a meno che i Bucs non puntino alla first pick overall anche per il 2016 e intendano stabilire il record per minor numero di spettatori presenti al RJS.

E a questo proposito ricordiamoci che bisogna anche vendere biglietti e abbonamenti ai tifosi e l'"hype" che si creerebbe intorno alla squadra con Mariota o Winston non è nemmeno paragonabile alla "depressione" che ci sarebbe riproponendo il NON riproponibile McCown.

In teoria ci si potrebbe orientare su un free agent , ma i QB disponibili sono davvero pochi e soprattutto mediocri: Sanchez, Vick, Hoyer, Mallett... tutti giocatori di secondo piano o ormai prossimi alla pensione, di poco superiori a McCown e quindi inadatti sia a riaccendere entusiasmo tra i tifosi che a vincere qualche partita in più.

Poi c'è la "polpetta avvelenata" rappresentata da Jay Cutler, un "peso morto" di cui Chicago cercherà di liberarsi ed il cui assurdo contratto che scadrà al termine del 2020 prevede qualcosa come circa 15 milioni di media a stagione per i prossimi sei anni.

Ora, visto che qualcuno nel ruolo fondamentale di QB dovrà pur giocare, che nè McCown nè Glennon - sia pure per motivi diversi - sono riproponibili, che di FA appetibili non ce ne sono, che la priorità numero uno è tenersi lontani da Cutler, e che dopo una stagione deprimente come quella appena conclusa occorre ricreare entusiasmo tra i tifosi, beh, lo chiedo a voi: esiste una logica alternativa a quella di chiamare un giocatore diverso da Mariota o Winston con la prima scelta assoluta del prossimo draft?

sabato 3 gennaio 2015

Contratti dei giocatori, ecco il punto della situazione

In casa Bucs l'obiettivo principale, in questi giorni di inizio anno, è trovare un Offensive Coordinator in grado di far compiere un importante salto di qualità al reparto offensivo, un settore ricco di giocatori talentuosi (Evans, Jackson, ASJ, Martin, Sims) a cui forse dal 30 aprile si aggiungerà la prima scelta assoluta del prossimo draft...

Nel Rose Bowl disputato a Pasadena domenica scorsa, il QB diOregon Marcus Mariota ha disputato un ottimo incontro, conducendo i suoi Ducks ad una netta vittoria (59-20) contro i Seminoles di Florida State guidati da Jameis Winston.

Sono due giocatori molto diversi tra loro, Mariota e Winston, sia dal punto di vista tecnico che da quello caratteriale, e se il duo Licht-Smith ritiene che uno dei due abbia i numeri per diventare il prossimo "franchise QB" dei Bucs, niente di più probabile che sarà proprio Mariota (o Winston) la first pick overall di Tampa Bay...

Tornando ai Bucs attuali, ecco intanto il punto della situazione circa le scadenze dei contratti dei principali elementi che sono oggi a roster, reparto per reparto, giocatore per giocatore e anno per anno.

Attacco

QB
Josh McCown: L'ex QB dei Bears è sotto contratto anche per il 2015, e guadagnerà la spropositata cifra di 5,25 milioni.
Mike Glennon: Ancora due anni di contratto per Mike Glennon, sino a tutto il 2016.

RB e FB
Bobby Rainey: Scaduto il contratto che lo legava ai Bucs, Rainey è diventato "RFA", cioè Restricted Free agent. Chi si trova in tale situazione può cercare un accordo con un'altra squadra sino a una certa data; dopodiché, se il giocatore accetta l'offerta del nuovo club, quello vecchio (nel caso di Rainey, i Bucs) hanno cinque giorni di tempo per pareggiare l'offerta e trattenere il giocatore. Se invece il vecchio team rinuncia a pareggiare l'offerta, riceverà una o più pick a titolo di compensazione al successivo draft.
Jorvorskie Lane: L'unico vero FB a roster è nella identica situazione di Rainey, e cioè "restricted free agent".
Doug Martin: Il 2015 è l'ultimo anno dell'accordo che lega i Bucs a Martin, dopodichè il giocatore diventerà free agent.
Mike James: per questo RB, poco utilizzato nel corso del campionato appena concluso, ci sono ancora due anni di contratto, con scadenza fissata al termine del 2016.
Charles Sims: Il rookie da West Virginia è sotto contratto con i Bucs sino al 2017 compreso.

WR
Vincent Jackson: Il veterano ma sempre ottimo VJax è legato ai Bucs per altri due anni, sino al 2016 compreso.
Mike Evans: Il fenomenale rookie da Texas A&M è sotto contratto a tutto il 2017 compreso.
Louis Murphy: Scadenza prevista nel 2017 anche per Murphy, che ha siglato un nuovo accordo con i Bucs poche settimane fa.
Robert Herron: Questo giocatore ha avuto poco spazio nel suo anno da rookie e anche per lui la scadenza è prevista al termine del campionato 2017.
 
TE
Luke Stocker: Scaduto il contratto con Tampa Bay, Stocker è attualmente free agent.
Brandon Myers: Ha appena rinnovato coni Bucs, rimarrà a Tampa sino al 2016 compreso.
Austin Seferian-Jenkins: Il rookie da Washington ha un accordo sino al termine della stagione 2017.

OL
Oniel Cousins: E' free agent, essendo scaduto il suo contratto di un anno siglato nella scorsa FA.
Patrick Omameh: Per il 2015 è ancora legato ai Bucs, diventerà free agent al termine del prossimo campionato.
Demar Dotson: Ancora due anni di contratto per Dotson, che diventerà FA al termine del 2016.
Logan Mankins: Il veterano Mankins ha ancora due anni di contratto sino al 2016 compreso, a quasi 7 milioni di dollari a stagione.
Evan Dietrich-Smith: Il centro dei Bucs ha siglato nella scorsa free agency un accordo che lo lega a Tampa Bay sino a tutto il 2017 compreso.
Kadeem Edwards e Kevin Pamphile: I due rookie hanno siglato entrambi, lo scorso anno, un accordo quadriennale per cui sono legati ai Bucs sino a tutto il 2017.
Anthony Collins: Per questo giocatore, che ha deluso moltissimo, ci sono ancora 4 anni di contratto, sino al 2018 compreso.


Difesa

DL
Da'Quan Bowers, Adrian Clayborn e Larry English: Sono tutti e tre diventati "unrestricted free agent" al termine del campionato appena concluso.
Jacquies Smith: Una delle poche sorprese positive dello scorso campionato è sotto contratto sino a tutto il 2015.
Williams Gholston e Akeem Spence: Per questi due utili rincalzi della DL la scadenza contrattuale con i Bucs è prevista al termine del 2016.
Clinton McDonald: Sono previsti altri tre anni di contratto - sino a tutto il 2017 - per l'ex giocatore di Seattle.
Michael Johnson: E' sotto contratto con Tampa Bay per altri tre anni, fino a tutto il 2018
Gerald McCoy: Il leader della squadra ha di recente siglato un maxi-contrattone che lo legherà ai Bucs fino al 2021 compreso.

LB
Mason Foster e Dane Fletcher : Sono entrambi free agent, il loro accordo con i Bucs è appena scaduto.
Orie Lemon e Danny Lansanah: Per questi due giocatori - entrambi "restricted free agent" - vale lo stesso discorso fatto per Bobby Rainey.
Lavonte David: Ancora un anno di contratto, fino al 2015 compreso, per uno dei pochi fuoriclasse dei Bucs il cui contratto dovrà essere prolungato prima che (a breve) diventi free agent.

DB
Major Wright e Mike Jenkins: Sono entrambi free agent, poiché nella scorsa FA avevano siglato con i Bucs un accordo della durata di un anno.
Brandon McDougald: Questo giocatore è un "Exclusive Rights Free Agent", in altre parole il suo futuro verrà deciso da Tampa Bay in quanto il giocatore non può negoziare con altri team che non siano i Bucs.
Leonard Johnson: E' RFA (restricted free agent), il suo destino dipenderà dunque dalla volontà dei Bucs di trattenerlo o meno.
Keith Tandy: Un altro anno anni di contratto per questa safety, fino a tutto il 2015.
Johnthan Banks: Per il secondo anno da Mississippi State sono previste altre due stagioni in maglia Bucs, sino al 2016.
Dashon Goldson e Alterraun Verner: il contratto tra Tampa Bay e questi due giocatori terminerà alla fine del 2017, fra tre campionati.


Special Team

Long Snapper - Andrew De Paola: Ancora un anno di contratto lega i Bucs al LS De Paola.
Kicker - Patrick Murray: E' sotto contratto per altri due anni, sino a tutto il 2016.
Punter- Michael Koenen: Sono due gli anni di contratto che legano anche il punter Koenen a Tampa, fino al 2016.


Adesso, dopo averli esaminati per ruolo, riassumiamo le scadenze "anno per anno", sempre dei giocatori più importanti:

Free agent attuali
- Bobby Rainey, RB - Restricted Free Agent
- Jorvorskie Lane, FB - Restricted Free Agent
- Luke Stocker, TE
- Oniel Cousins, OL
- Da'Quan Bowers, DE
- Adrian Clayborn, DE
- Larry English, LB
- Mason Foster, LB
- Dane Fletcher, LB
- Orie Lemon, LB - Restricted Free Agent
- Danny Lansanah, LB - Exclusive Rights Free Agent
- Major Wright, CB
- Mike Jenkins, CB 
- Leonard Johnson CB - Restricted Free Agent
- Brandon McDougald, S - Exclusive Rights Free Agent

Free agent al termine del prossimo campionato (2015)
- Josh McCown, QB
- Doug Martin, RB
- Patrick Omameh, OL
- Jacquies Smith, DE/OLB
- Lavonte David, LB
- Keith Tandy, S
- Andrew De Paola - LS

Free agent tra due campionati (al termine del 2016)
- Mike Glennon, QB
- Mike James, RB
- Vincent Jackson, WR
- Brandon Myers, TE
- Demar Dotson, OL
- Logan Mankins, OL
- Akeem Spence, DT
- William Gholston, DE
- Johnthan Banks, CB
- Michael Koenen, P 
- Patrick Murray, K

Free agent dopo tre campionati (al termine del 2017)
- Charles Sims, RB
- Mike Evans, WR
- Louis Murphy, WR
- Robert Herron, WR
- Austin Seferian-Jenkins, TE
- Evan Dietrich-Smith, C
- Kadeem Edwards, OL
- Kevin Pamphile, OL
- Clinton McDonald, DT
- Dashon Goldson, S
- Alterraun Verner, CB

Free agent in un futuro remoto (al termine del 2018 o oltre)
- Anthony Collins, OL
- Michael Johnson, DE
- Gerald McCoy, DT (2021)

venerdì 2 gennaio 2015

Tampa Bay alla ricerca di un Offensive Coordinator

Il campionato 2014 di Tampa Bay si è concluso da meno di una settimana, ma a One Buc Place già si lavora in vista della nuova stagione.

Ieri il GM Licht era a Pasadena, per il Rose Bowl tra Oregon (il cui QB è Marcus Mariota) e Florida State (guidata invece da Jameis Winston), proprio per dare un'occhiata "live" ai due principali prospetti nel ruolo di QB del prossimo draft, impegnati con le rispettive squadre in un interessante scontro diretto (per la cronaca, ha vinto nettamente Oregon con il punteggio di 59-20).

Ma il tassello che in questi giorni Lovie Smith sta cercando di mettere a posto con precedenza assoluta riguarda l'importante e delicata posizione di Offensive Coordinator.

Come è noto, per l'intero 2014 i Bucs hanno in pratica fatto a meno di un vero OC, dato che dopo l'abbandono di Tedford per motivi di salute quando ancora si stava disputando la preseason, la guida dell'attacco è stata affidata al QB coach Marcus Arroyo, con un esito decisamente modesto che tutti quanti abbiamo ben presente.

Dotarsi di un OC capace e in grado di risollevare le sorti del'attacco è dunque ad oggi l'obiettivo primario dei Bucs, e le cosiddette "interviste" ai vari candidati avranno luogo nei prossimi giorni. I nomi più spesso associati ai Bucs sono quelli di Dirk Koetter (Falcons), Greg Roman ('49ers), Marty Mornhinweg (Jets) e anche Marc Trestman, l'ex HC di Chicago che i Bears hanno appena licenziato.

Proprio quello di Trestman è il nome che desta maggiore interesse dato che sotto la guida di Trestman, nel 2013, Josh McCown disputò una brillante stagione a Chicago (l'unica della sua ultradecennale carriera in NFL) anche se si spera che i giorni di McCown come QB starter dei Bucs siano definitivamente conclusi.

L'attacco dei Bucs si è classificato al 30esimo posto in graduatoria (su 32...), e dunque per il nuovo OC ci sarà molto lavoro per cercare di risollevare le sorti di un attacco che quest'anno è stato decisamente improduttivo, sebbene dotato di importanti "armi" quali Evans, Jackson e ASJ per ricevere, e Martin, Rainey e Sims per correre, a cui potrebbe aggiungersi (forse, chissà...) la prossima first pick overall del draft, se davvero Smith e Licht decideranno di puntare grosso su un QB.

giovedì 1 gennaio 2015

Season preview 1994, quando i Bucs draftarono Dilfer

Dopo quello del 1993, secondo (ed ultimo) appuntamento con le "preview" di Tele+2 di metà anni ’90 dedicate all’NFL. In questo breve filmato è sempre Flavio Tranquillo, in quegli anni "voce" del football NFL in Italia, a presentare la stagione 1994 dei Tampa Bay Buccaneers.

Sarà l’ennesimo campionato deludente e perdente dei Bucs, e si concluderà con un modesto record di 6-10 e l’ultimo posto nella NFC Central. Come sottolineato da Tranquillo, il 1994 è la stagione dell’esordio in NFL di un rookie di belle speranze, il QB Trent Dilfer, che però anziché riuscire ad indossare gli auspicati panni del "franchise QB" si rivelerà l’ennesimo modesto mestierante e nulla più...

Buona visione e, soprattutto, buon 2015!