domenica 30 marzo 2014

Barth e Martin ristabiliti al 100% dai rispettivi infortuni

Connor Barth e Doug Martin
Due giocatori che sono mancati tantissimo ai Bucs nella disgraziata stagione 2013 sono stati senza dubbio il K Connor Barth, assente per l'intero campionato, e il RB Doug Martin, che ha concluso la stagione in largo anticipo dopo avere disputato solamente sei partite.

Barth è stato sostituito malamente da Rian Lindell, di cui credo che in molti ricordino soprattutto il sanguinoso errore nel finale di partita contro New Orleans, nella seconda settimana, che condannò i Bucs a una sconfitta che definire "amara" è ancora poco...

Doug Martin è stato invece sostituito dignitosamente prima da Mike James e poi da Bobby Rainey, ma chiaramente il potenziale di Martin (un fuoriclasse) non è paragonabile al contribuito che possono offrire due onesti rincalzi quali James e Rainey.

La buona notizia di questi giorni è che entrambi i giocatori sono pienamente ristabiliti dai rispettivi infortuni e dunque saranno a disposizione di coach Lovie Smith sin dal primo allenamento; si tratta proprio di una bella notizia e nemmeno del tutto scontata, soprattutto considerata la gravità dei due KO.

Barth si era distrutto il tendine d'Achille del piede destro, quello utilizzato per calciare, giocando a pallacanestro durante l'offseason in un incontro di beneficenza. C'era il pericolo che potesse trattarsi di un problema in grado di mettere in pericolo la carriere del giocatore, come sottolinea lo stesso Barth (dal Tampa Bay Times):
"I think a lot of people doubted me more than I doubted myself," Barth said. "But as soon as I hurt it, I was in the hospital and I told my parents I would be fine. Everyone thought I just sprained it because I walked off the floor. But I knew what I did as soon as it happened. You never know what can happen, but all you can do is work as hard as you can."

Barth, che aveva ripreso a calciare sin dal mese di ottobre, solo da gennaio ha iniziato a ritrovare la confidenza che aveva prima dell'infortunio; ancora la parola al kicker:
"Probably in January when I really started to finally find my groove," Barth said. "As a kicker, I really started to feel that strength come back and that power. The biggest key is my push off to get to that plant (leg). It feels good. I'm kicking the ball great. I'm ready to go back to work."

Altre confortanti notizie giungono dal RB Doug Martin, anch'egli ripresosi pienamente dal brutto KO rimediato alla spalla nel match contro gli Atlanta Falcons, nel corso di una azione in cui Schiano aveva avuto la bella idea di schierare Martin come ricevitore... Ecco le parole di Doug, sempre dal Tampa Bay Times:
"I feel great. My arm is about to get cleared this week," Martin said. "I'm just getting my strength back. It's been too long since I've been out of the game."

Coach Lovie Smith non nasconde di contare molto su Martin, ma per fortuna non rivedremo un utilizzo massiccio solo di un RB, come è accaduto negli ultimi due campionati, quanto una rotazione che coinvolgerà altri RB oltre a "the muscle hamster". Parola a coach Smith:
"We're going to lean on one guy, but I like the rotation," Smith said. ''I think you have to have a bell cow. He's ours. At the running back position, there are enough reps to go along. We want three guys we feel comfortable with. Two will play, but it's not a rotation that where every series we're going to have a different guy in there.'' 

Per il 7 aprile dunque, giorno in cui le squadre che hanno cambiato HC (è il caso dei Bucs) potranno svolgere il primo workout, Connor Barth e Doug Martin saranno abili e arruolabili, nella speranza che ciò sia di buon auspicio affinché nella stagione 2014 l'infermeria dei Bucs possa rimanere il più a lungo possibile vuota e senza "degenti"...

sabato 29 marzo 2014

Festa al RJS, presentate ai tifosi le nuove uniformi

Nella serata di ieri i Tampa Bay Buccaneeers hanno "invitato" coloro che hanno sottoscritto un abbonamento per assistere ai match casalinghi della prossima stagione ad un evento particolare che ha avuto luogo al Raymond James Stadium, nel corso del quale sono state presentate le nuove uniformi ed è stato ufficialmente messo in vendita il nuovo "merchandise" (magliette, palloni, cappellini, ecc...). Oltre 6.000 i "season pass members" presenti, nel corso di una serata in cui era ovvimente possibile bere e mangiare (aspettto irrinunciabile, questo, per i tifosi americani) ed anche ascoltare musica, tra un acquisto e l'altro...

L'inossidabile Gene "the voice" Deckerhoff ha presentato alcuni giocatori (Martin, McCoy, Verner) impegnati nel ruolo di "modelli" a "sfilare" con le nuove divise; presenti anche le mitiche cheerleaders anch'esse con nuove "uniformi" in red and pewter, così come il GM Licht, l'HC Lovie Smith e Ed Glazer, uno dei tanti figli/co-chairman del patriarca Malcolm....

Ecco alcune foto della serata, le altre le potete trovare direttamente sul sito ufficiale dei Bucs.
 
E' tempo di shopping: in vendita nuove maglie e nuovi gadgets...
 
I tifosi, circa 6.000 i presenti, all'interno del RJS

McCoy e soci nell'inedito ruolo di "modelli"

Chiusura in bellezza, con le cheerleaders, anch'esse in red and pewter

giovedì 27 marzo 2014

Louis Murphy, c'è un nuovo WR a roster

Il WR Louis Murphy
Dicevamo ieri che il reparto dei WR è uno di quelli messi peggio, in casa Buccaneers. Dietro a Vincent Jackson e Mike Williams, il nulla assoluto...

Da ieri, però, c'è un WR in più a roster. E' stato infatti firmato Louis Murphy, 27enne originario di St. Petersburg, cittadina che in pratica è adiacente a Tampa.

Dopo il college con i Florida Gators, Murphy è stato scelto nel 2009 dai Raiders, che lo draftarono al quarto giro con la pick n. 124 overall. Nel suo curriculum vanta tre stagioni ad Oakland, una a Carolina ed una, lo scorso campionato, a New York sponda Giants.

La stagione 2013 non è stata brillante per Murphy, che ha ricevuto solo 6 passaggi nel corso delle 14 partite in cui è stato utilizzato dai Giants.

Difficile dunque che possa essere Louis Murphy il giocatore in grado di dare un diverso spessore alla batteria dei ricevitori, ad ogni modo il suo arrivo contribuisce se non altro a dare un po' di profondità ad un reparto che dal draft del prossimo maggio dovrà uscire rinforzato con un innesto, se non addirittura due, di un certo valore (Sammy Watkins rimane il sogno proibito del draft di maggio, ma dubito potrà mai arrivare a Tampa, a meno di una trade up....).

mercoledì 26 marzo 2014

Lovie Smith parla del rinnovo di McCoy e del caso Williams

Il DT Gerald McCoy
E' in corso di svolgimento ad Orlando l'annuale meeting dei proprietari NFL, e in occasione di questo importante "evento" coach Lovie Smith ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti, su alcuni argomenti abbastanza "caldi" di casa Bucs.

Ma vediamo nel dettaglio su che cosa si è soffermato  il coach...

Contratto McCoy: priorità principale, per Lovie, è quella prolungare il contratto di Gerald McCoy, che scadrà tra sole 16 partite, al termine della stagione 2014. 

Alla fine del prossimo campionato il contratto di cinque anni (per complessivi 55 milioni di dollari) siglato nel 2010 dall'allora third pick overall del draft si concluderà, e il buon Geraldone diventerà (se nel frattempo non dovesse avere rinnovato il contratto con i Bucs) "unrestricted free agent", libero cioè di accasarsi presso il team che gli facesse pervenire la migliore offerta.

Ecco le parole del coach, tratte dal Tampa Bay Times, a questo proposito:
“That is definitely a priority,'' Smith said at the NFL owner's meetings Wednesday. "He’s a guy we definitely want around for awhile to say the least. “I think it’s very important. In an ideal situation, you do a great job of drafting players and then you reward your players who have come up through the system and done it the right way.''

Dopo le prime due stagioni sostanzialmente mediocri anche a causa di seri infortuni muscolari, McCoy è letteralmente salito in cattedra, ritagliandosi un ruolo da protagonista nella linea difensiva dei Bucs, e raggiungendo anche - negli ultimi due anni - la prestigiosa convocazione al Pro Bowl.

Ancora Lovie Smith, sempre a proposito di Gerald McCoy:
“The first guy to contact me when I was sitting in my basement down there in Chicago was Gerald McCoy and said, “I can’t wait to get started,''' Smith said. "But I followed him at the University of Oklahoma, his career that he had here. For our defense, Warren (Sapp) would tell you it’s just him we’re looking for, but I think it’s the position, also. You need a special player at that position is that. Again, we hit it. The guys who drafted him did a great job. You know what he’s done in the community. I know coming in right now he’s going to be one of our leaders. Gerald was popping up on the phone quite a bit or texting me, “who else are we getting.’ He’s excited about what we’re doing and about his new teammates.''

Chiaramente occorreranno molti soldi, e milioni di dollari in doppia cifra per ciascuna stagione, per rifirmare McCoy, giocatore importante sul campo e anche leader nello spogliatoio. Si tratta, in poche parole, di un giocatore che i Bucs non possono permettersi in alcune modo di perdere. Rifirmarlo, ha ragione coach Smith, è una delle principali priorità di Tampa Bay, così come mi preoccuperei anche di trovare un accordo con un altro elemento importante che diventerà free agent al termine del 2014, ossia il LB Mason Foster.

Ma coach Smith non ha parlato solo di McCoy, rilasciando alcune dichiarazioni anche relativamente al recente caso di cronaca nera che visto come protagonista Mike Williams, accoltellato alla coscia (per fortuna in maniera molto lieve) dal fratello. Ecco le parole di Lovie, relative al WR #19:
“I have communicated with Mike,'' Smith said. "I have some information that I have to go on right now. And that information, I know that there was an incident at the home. Now, I haven’t had a chance to talk to everybody there. I haven’t done that type of research. We have time to do that". 

Dunque nessun rischio di taglio per Williams, che farà comunque bene a seguire la "retta via", e ad evitare di trovarsi in altre situazioni, come dire, "spiacevoli"...
"Just going forward in general, I don’t believe a guy should get a death sentence on one infraction. I made the statement I’m not going to kick someone off the team based on being a victim, from what I was initially told. But again, you don’t get a life sentence on one incident. I look for a pattern. If a player shows a pattern of behavior that we don’t feel like we want displayed by our Tampa Bay Buccaneers, then more drastic measures come into play. I’m not to that point right now.''

Un incontro faccia-a-faccia col giocatore, comunque, chiarirà ancora meglio le cose: 
“I came down here Saturday for the owner’s meetings. I haven’t had a chance to talk to Mike face-to-face,'' Smith said. "I’m going to hold probably any further comment until I get a chance to talk to Mike face-to-face. But again, we don’t put up with a lot of off-the-field things going on. It’s kind of as simple as that. I have a pattern, I have a history as a football coach.''.

In effetti, credo che ad oggi i Bucs non possano permettersi, da un punto di vista strettamente tecnico, di prendere in considerazione l'idea di tagliare Mike Wililams. Il reparto dei WR è già ridotto all'osso, con i soli Jackson e Williams a rappresentare gli unici due validi bersagli per il QB, e dunque non è ipotizzabile privarsi di uno dei soli due ricevitori decenti che abbiamo a roster. Anzi, credo proprio che l'opzione principale, al draft di maggio, possa essere quella di scegliere al primo giro un WR, soprattutto se Sammy Watkins dovesse essere ancora disponibile (cosa peraltro molto difficile, purtroppo...).

A meno che Smith non abbia individuato tra i rookie colui che a suo avviso potrebbe diventare "the next franchise QB", nel qual caso presumo che con la pick n.7 overall si andrebbe su un QB, riservandosi per il seconde e terzo giro le chiamate di un WR e di una guardia, due ruoli a cui si dovrà cercare di dare una "sistemata"  nel corso dell'imminente draft... 

lunedì 24 marzo 2014

Mike WIlliams pugnalato alla gamba dal fratello!

Il WR Mike Williams
Brutta notizia di cronaca nera in casa Bucs: il WR Mike Williams è stato ricoverato in ospedale, dopo essere stato accoltellato ad una gamba dal fratello nel corso di una lite domestica...

Per fortuna il giocatore, dopo avere ricevuto le cure del caso, è stato rilasciato dal St. Joseph Hospital e le sue condizioni non sono gravi, trattandosi "solamente" di una lieve lacerazione; rimane il fatto - gravissimo - di essere stato pugnalato da un membro della propria famiglia, al momento latitante...

Per il 23enne Eric Baylor, il fratello del giocatore dei Bucs, è stato spiccato un mandato d'arresto con l'accusa aggravata di violenza domestica per avere accoltellato alla coscia Mike Williams, con un coltello da cucina...

Decisamente è un brutto periodo per il giocatore dei Bucs, che nei mesi scorsi aveva avuto altri problemi off-field, al punto che si era ventilata l'ipotesi di un suo possibile taglio o trade da parte di Licht e Smith. La precaria situazione a livello di ricevitori ha fatto sì che ciò non accadesse; anche se, nel caso verificatosi ieri, il giocatore di Tampa Bay è in realtà solamente la vittima di un gesto sconsiderato da parte del fratello...

domenica 23 marzo 2014

Zuttah ai Ravens in cambio di una scelta del 2015

Jeremy Zuttah
Se ne era parlato parecchio nei giorni scorsi, ed ora ecco arrivare la conferma ufficiale: Jeremy Zuttah non è più un giocatore dei Tampa Bay Buccaneers. La 28enne Guardia/Centro è stata infatti mandata a Baltimore insieme al suo "pesante" contratto, che nei prossimi due anni prevedeva circa 9 milioni di dollari complessivi, ricevendo in cambio dai Ravens una scelta - al momento ancora "undisclosed" - del draft 2015.

Zuttah non era certo un fenomeno nè un campione, ma era un giocatore importante nella OL dei Bucs, considerata la sua notevole duttilità che gli consentiva di ricoprire in maniera più che dignitosa praticamente tutti i ruoli della linea offensiva.

Dunque, più che in ragioni tecniche credo che il vero motivo per cui Zuttah è stato scambiato sia da ricercarsi nel contratto, decisamente "robusto", di cui Jeremy era titolare.

Considerato che  si dovranno firmare i vari rookie e soprattutto estendere i contratti di giocatori importanti ormai giunti in scadenza (Gerald McCoy e Mason Foster su tutti), c'è bisogno di spazio salariale, e la partenza di Zuttah libera subito 4,5 milioni di dollari, non proprio briciole.

Adesso sarà necessario draftare una guardia al prossimo draft, direi già al secondo giro, sperando che il rookie che verrà scelto dimostri di possedere, da subito, quelle stesse capacità che aveva un veterano di discreto calibro come Jeremy Zuttah. Il quale è stato scambiato con i Ravens, che come si diceva  hanno mandato a Tampa una scelta non di questo draft ma del prossimo, quello del 2015. Vedremo nei prossimi giorni di che "round" si tratta, difficile possa rivelarsi qualcosa di particolarmente interessante, ad ogni modo sempre meglio "scambiarlo" che "rilasciarlo" in cambio di nulla, come è stato fatto nelle scorse settimane per i vari Donald Penn, Darrelle Revis o Davin Joseph...

UPDATE: per Rick Stroud, del Tampa Bay Times, i Ravens in cambio di Zuttah hanno mandato a Tampa la scelta del quinto giro del draft 2015: "The Ravens will give the Bucs a fifth round pick in 2015 for Center Jeremy Zuttah".

venerdì 21 marzo 2014

Dashon Goldson assume un coach per i placcaggi...

Dashon Goldson in azione
Come insegnava tanti e tanti anni fa il celebre maestro Manzi: "Non è mai troppo tardi!". Battute a parte, in effetti non è mai troppo tardi per imparare e per cercare di migliorarsi; e così il buon Dashon Goldson ha deciso, alla non tenerissima età di quasi 30 anni, di ingaggiare un allenatore personale, per acquisire una tecnica di placcaggio migliore di quella attuale...

Alla base della decisione della safety dei Bucs c'è in realtà il quasi mezzo milione di dollari che Goldson ha dovuto pagare per le tante multe che lo "sceriffo" Goodell gli ha elevato proprio a causa di placcaggi al di là del lecito, con "entrate" sugli avversari decisamente cattive se non proprio pericolose.

Solo per un colpo proibito ai danni del RB dei Saints, il "piccolo" Darren Sproles, venne sanzionata a Goldson una multa record di ben 100mila dollari.

Da qui, la decisione del giocatore di Tampa Bay di assumere Bobby Hosea, proprietario della "Train Em Up Academy", allo scopo di migliorare la propria tecnica di placcaggio e di renderla adeguata alle norme, sempre più rigide e severe, della lega in materia di tackle.

Hosea ha già allenato Goldosn in passato, quando Dashon era un ragazzino e giocava nella Pop Warner league, e queste sono alcune dichiarazioni del nuovo coach personale del #38 dei Bucs, tratte dal Tampa Bay Times:
"When we get together, we’re going to break it down," Hosea said. "We’re going to do film study on tackling, and we’re going to look at all these flags, and we’re going to break it down. Dashon was the best tackler you’ve ever seen in high school … something happened in the last couple of years when he started dropping his hat. I haven’t seen all of them [illegal hits]. I saw a couple".

Ancora parola a coach Hosea, il cui compito principale sarà quello di evitare a Goldson le tante multe rimediate lo scorso anno: ci riuscirà?
"I know him. He’s like a son to me. He can control what he’s doing. He’s gotten away from it. I don’t know what (former Bucs coach) Greg Schiano was teaching or emphasizing, or if they were emphasizing anything at all. We’re going to get Dashon back on track, and keep his money in his pocket."

giovedì 20 marzo 2014

Il CB Mike Jenkins firma per Tampa Bay

Il CB Jenkins ai tempi di Dallas
Mentre il WR Tiquan Underwood è in visita ai Panthers, e considerata la precaria situazione di Caroilna in materia di ricevitori non è affatto da escludere la firma di "belli capelli" per la squadra di Cam Newton, c'è da registrare quest'oggi in casa Bucs la firma di un altro free agent.

Si tratta di Mike Jenkins, cornerback che compirà 29 anni tra due giorni, con un passato al college con i Bulls di South Florida (l'università che gioca le partite casalinghe proprio al RJS) e poi cinque anni ai Dallas Cowboys (che lo draftarono al primo giro con la pick n.25 overall nel draft 2008) ed un campionato, l'ultimo, con gli Oakland Raiders.

Jenkins, che ha siglato con Tampa Bay un contratto annuale da un milione e mezzo di dollari, con l'uniforme dei Cowboys ha disputato ben 71 partite, mostrando però una certa "inconsistenza" e in pratica non riuscendo a mantenere le attese (molto alte) che c'erano per un giocatore scelto al primo giro del draft, sebbene nel suo curriculum Jenkins possa vantare una convocazione al Pro Bowl dopo il suo secondo anno di carriera tra i PRO.

Considerato che a Tampa i CB starter saranno altri (Verner e Banks, senza dimenticarsi di Leonard Johnson), credo che l'innesto di Jenkins - che sarà per lo più utilizzato come "nickel" - sia da valutare in maniera positiva. L'arrivo del prodotto di USF dà infatti profondità a un reparto importante come quello dei CB, in cui un giocatore di esperienza in più come Jenkins può sempre fare comodo. 

Sarà adesso interessante vedere come si comporteranno i Bucs al draft, dato che con la brillante free agency sin qui condotta, Licht e Smith sono riusciti a mettere delle "pezze" (in certi casi anche molto valide) a quasi tutti i reparti.

Ci sono però due settori - in primis WR, ma anche QB - in cui se si vuole fare strada e recitare un ruolo da protagonisti credo che occorra qualcosa di più di quanto attualmente presente a roster; a GM e HC il compito di trovare al draft del prossimo maggio gli elementi mancanti per riportare Tampa Bay in quella terra promessa, da troppi anni lontana, chiamata "playoff"...

mercoledì 19 marzo 2014

Arriva Jeremy Cain, salutano Lorig ed Economos

Il long snapper Jeremy Cain
Il long snapper, quel giocatore che passa la palla all'holder nei calci o direttamente al punter, non è propriamente un ruolo di primissimo piano in un team NFL, anche se si tratta comunque di una posizione di un certo rilievo nell'ambito dello special team. Da anni (ben sette stagioni) il long snapper in casa Bucs era Andrew Economos, ma anche qui ci saranno novità a partire dal prossimo campionato.

I Bucs hanno infatti firmato Jeremy Cain, un long snapper che ha giocato con i Bears, i Titans e soprattutto con i Jaguars, di cui è stato LS dal 2009 al 2012.

34enne originario di Fort Lauderdale (Florida), Cain è dunque un altro innesto da parte di Tampa Bay nel corso di una free agency che sta vedendo la squadra di coach Lovie Smith tra le principali protagoniste di questa fase di "mercato". Arrivasse anche un WR, saremmo (quasi) a posto e potremmo preparare il draft nel migliore dei modi...

Sul fronte "partenze" da segnalare la firma per i New Orleans Saints, nella giornata di ieri, di Erik Lorig, fullback 28enne (anche se negli ultimi anni al college aveva giocato da defensive end e come tale era stato draftato dai Bucs, prima di riconvertirlo al ruolo di FB) che nelle ultime quattro stagioni aveva portato il suo onesto contribuito alla causa in Red and Pewter, con parecchi ottimi bloccaggi per i RB ed alcune sporadiche ricezioni. In bocca al lupo a lui, e complimenti per il bel contratto (un più che discreto quadriennale) che il suo agente è riuscito a strappare ai Saints. 

domenica 16 marzo 2014

Accordo annuale anche con il LB Dane Fletcher

Il LB Dane Fletcher
Un reparto che in casa Bucs necessitava di essere "puntellato" era quello dei linebackers, considerate le partenze di Dekoda Watson e Adam Hayward, che avevano tolto profondità al settore.

E' di oggi la firma di Dane Fletcher, LB 27enne in forza dal 2010 ai New England Patriots, ai quali era approdato come undrafted rookie.

Fletcher segue il percorso inverso a quello a cui eravamo abituati negli ultimi tempi (from Tampa to Boston), come insegnano i recenti casi di LeGarrette Blount e Darrelle Revis...

Fletcher ha siglato un accordo annuale con i Bucs per 1,2 milioni di dollari; si tratta di un giocatore duttile e versatile, che può giocare sia come outside che come inside LB, e che potrà dare il suo contributo anche con lo special team. Dopo gli arrivi odierni di due "rincalzi" quali Cousins e Fletcher rimane ora da sistemare la situazione a livello di WR, reparto nel quale occorre inserire almeno un elemento di valore, tramite free agency o draft che sia...

Una guardia per i Bucs: Oniel Cousins

La guardia Oniel Cousins
Anche nel weekend il front office dei Bucs conferma di essere sempre "sul pezzo", ed ecco dunque registrare l'ennesimo nuovo arrivo in casa Tampa Bay di questa prima fase di free agency.

Si tratta della guardia Oniel Cousins, 30 anni a giugno, scelto al terzo giro dai Baltimore Ravens nel draft del 2008. Cousins, che ha siglato con i Bucs un contratto di durata annuale,  ha giocato le ultime tre stagioni a Cleveland, allenato proprio dall'attuale coach della OL dei Bucs, George Warhop.

Il fatto che Warhop conosca benissimo questo giocatore rappresenta una discreta garanzia sul fatto che Cousin possa essere un giocatore in grado di irrobustire la linea offensiva dei Buccaneers, e di essere un valido rincalzo pronto a salire dalla sideline in caso di necessità.

Proseguono dunque gli innesti di nuovi elementi nella OL, dopo i tagli di di Joseph e Penn e gli arrivi di Collins e Dietrich-Smith, in attesa che si chiarisca il futuro di altri due elementi della linea offensiva, Jeremy Zuttah (verrà tagliato?) e Carl Nicks (le sue precarie condizioni di salute gli permetteranno di continuare a giocare a football?)

venerdì 14 marzo 2014

Firmato il nuovo "centro", è Evan Dietrich-Smith

Il nuovo centro dei Bucs, Evan Dietrich-Smith
I Bucs si confermano come uno dei team più attivi (se non quello più attivo in assoluto) di questa prima fase di free agency. Dopo i tanti arrivi registrati nei giorni scorsi, è di oggi la notizia che Tampa Bay ha firmato un ulteriore rinforzo per la linea offensiva.

Si tratta del nuovo centro Evan Dietrich-Smith, 27enne con alle spalle cinque anni di esperienza in NFL, quasi tutti con la maglia dei Green Bay Packers a parte una breve parentesi a Seattle.

Entrato in NFL come undrafted rookie nel 2009, Dietrich-Smith vanta 61 presenze tra i PRO di cui 25 da titolare, ed era nel roster di quei Packers  che vinsero il Super Bowl nel 2010. L'accordo stipulato con i Bucs prevede una durata di quattro anni, per complessivi 14,25 milioni di cui 7,25 garantiti.

L'arrivo di Dietrich-Smith apre nuovi scenari anche per quel che riguarda uno dei pochi superstiti della OL dello scorso anno, e cioè Jeremy Zuttah. Probabile che per lui si prospetti una "conversione" da centro a guardia, ruolo in cui peraltro Zuttah ha già giocato spesso e con buoni risultati. Jeremy Zuttah non è certo un fenomeno, però è un giocatore duttile in grado di coprire in maniera sufficiente praticamente tutti i ruoli della OL, e dunque non mi priverei di questo giocatore, sebbene tra le varie ipotesi circoli anche quella di un suo possibile taglio.

Poi bisognerà che i Bucs facciano chiarezza, in maniera definitiva si spera, su Carl Nicks. Ormai sono due anni che Nicks è fuori uso per infortunio, nonostante un ricchissimo contratto. A questo punto, o il giocatore torna ad essere "utilizzabile" oppure lo si tagli se si ritiene che l'ex Saints abbia chiuso col football, perlomeno con quello ad alto livello.  

Dal sito ufficiale, ecco le parole con cui il GM dei Bucs Jason Licht ha presentato il nuovo "centro" della squadra:
“Evan is a tough, physical lineman who gives us added size and versatility at the center and guard positions,” said Buccaneers general manager Jason Licht. “He is a very intelligent player with a strong work ethic who is hitting his prime and provides more veteran leadership on our offensive line.”

Come da previsione, tagliato Donald Penn

Donald Penn
Dopo la firma del LT Anthony Collins, la notizia del taglio di Donald Penn era nell'aria, e puntuale è arrivata la conferma da parte del sito ufficiale dei Bucs.

A ricoprire la delicata posizione di LT, il giocatore della OL che deve proteggere il QB dal suo "blind side", sarà infatti il nuovo arrivato, Anthony Collins, e non più colui che di questo ruolo era stato il titolare a partire dalla stagione 2007, ossia Donald Penn.

Dopo il taglio di Joseph ecco arrivare quello di un altro veterano della OL, reparto che dunque nel 2014 cambierà radicalmente aspetto ed in cui, dopo tanti anni, non vedremo più i volti noti di Donald Penn e Davin Joseph.

Il taglio di Penn consente ai Bucs di risparmiare circa 8 milioni e quindi di  avere ulteriore margine al di sotto del tetto salariale per la firma di qualche ulteriore free agent. Non è da escludere che nelle prossime venga ufficializzato, ad esempio, l'arrivo di un CB o di un WR...

Queste, dal sito ufficiale, le parole del  GM Licht con cui i Bucs salutano Donald Penn:
“We want to thank Donald for all he has done for the Buccaneers both on and off the football field these past eight years,” said Licht. “Donald entered this league as a college free agent and worked his way into becoming an eight-year starter for this team. Starting 108 consecutive games in this league is quite an accomplishment and we thank him for his commitment and dedication to our franchise over the years. We wish him well in the future.”

giovedì 13 marzo 2014

Un rinforzo anche per la OL: firmato Anthony Collins

L'OT Anthony Collins
Se ne parlava già da alcuni giorni, ed ora è arrivata l'ufficialità: i Tampa Bay Buccaneers hanno firmato l'OT Anthony Collins, 28 anni e 6 stagioni di esperienza in NFL con la maglia dei Cincinnati Bengals. Per lui un contratto della durata di cinque anni per complessivi 30 milioni di dollari, di cui 15 garantiti.

Collins era il miglior offensive tackle a disposizione tra i free agent rimasti liberi, ed essere riusciti a portarlo in Florida rappresenta un bel colpo messo a segno dal tandem Licht-Smith. Chiaramente adesso bisognerà vedere quale soluzione sarà presa con Donald Penn, se un taglio oppure una robusta ristrutturazione del contratto.

Draftato al quarto giro del 2008 da Cincinnati, Collins ha giocato da tackle sia a sinistra che a destra, per complessive 57 presenze, 25 delle quali da titolare. Nella scorsa stagione ha disputato la seconda parte di campionato come starter nel cruciale ruolo di Left Tackle, distinguendosi per l'ottimo rendimento.

Nei Buccaneers 2014 Collins sarà sicuramente titolare, e se lo sarà nel ruolo di LT (quello di Penn), bisognerà, come si diceva, vedere che decisioni saranno prese a proposito del precedente titolare del ruolo in questione. Il taglio di Penn amplierebbe il salario a disposizione per ulteriori firme come ad esempio quella di un altro CB (Tillman o Munnerlyn tra i candidati) o di un WR (ieri Ted Ginn jr. era in visita a Tampa).

Josh McCown: starter o "smokescreen"?

Josh McCown e Mike Glennon
La firma nella giornata di ieri del QB veterano Josh McCown aveva fatto pensare che nel corso del training camp avremmo assistito ad un'aspra "battaglia" tra il vecchio (McCown) e il giovane (Glennon) per la conquista dei gradi di titolare.

Nulla di tutto ciò.

Lovie Smith ha precisato ieri, senza esitazione, che sarà Josh McCown il titolare a cui verranno affidate le chiavi della squadra. A precisa domanda, l'HC dei Bucs non ha però escluso che dal prossimo draft possano giungere importanti novità relativamente a questo fondamentale reparto. In altre parole, la pick n.7 overall potrebbe essere utilizzata proprio per draftare "the next franchise QB", per usare un'espressione che a Tampa conosciamo molto bene...

La domanda sorge dunque spontanea: McCown sarà davvero il QB starter o invece all'ex giocatore dei Bears spetta lo stesso ruolo che nel 2009 fu di Byron Leftwich? Ricorderete che nella free agency del 2009 i Bucs ingaggiarono Leftwich, all'epoca un QB veterano paragonabile più o meno al McCown di oggi, facendo intendere che sarebbe stato lui il giocatore a cui affidare la squadra. In realtà, il vero obiettivo dell'HC dell'epoca (Morris) era quello di draftare un QB (Freeman) e l'ingaggio di Leftwich fu più che altro uno "smokescreen", una cortina di nebbia fumogena il cui scopo era quello di confondere, in vista del draft, le idee agli altri team circa le vere intenzioni di Tampa Bay.

Il "bluff" all'epoca riuscì, e Morris portò a casa il giocatore che voleva. Assisteremo allo stesso "teatrino", a cinque anni di distanza? Me lo chiedo perché mi sembra che Licht e Smith si stiano muovendo bene in questa fase iniziale di free agency (anche se il rilascio di Revis, perduto in cambio di nulla dopo una sola stagione e dopo averlo pagato non solo un milione a partita ma anche un primo e un quarto giro, è un qualcosa che brucia moltissimo, c'è poco da fare...) e se GM e HC stanno allestendo un buon team, è anche vero che la posizione più importante, quella del QB, mi sembra sia decisamente migliorabile, con tutto il rispetto per McCown e Glennon.

Mi spiego meglio: Glennon è un secondo anno dai limiti evidenti e dai margini di crescita sconosciuti; l'impressione però è che molto difficilmente diventerà un QB di altissimo livello (tipo Rodgers, Brady o lo stesso Wilson) e con quel "fisichino" che si ritrova è quantomeno improbabile che possa diventare un giocatore di elite. D'altro canto, McCown va ormai per i 35 anni e in tantissime stagioni di carriera in NFL, ha disputato davvero ad alto livello solamente uno scorcio dell'ultima stagione.

Insomma, anche considerando chi sono gli altri QB della nostra Division (Brees, Ryan, e Newton), affrontare la stagione 2014 con il duo McCown-Glennon alla guida della squadra mi sembra un po' pochino, e sarebbe un peccato ritrovarsi una squadra competitiva in quasi tutti i reparti tranne che in quello più importante, quello del QB.

Per cui non mi stupirei proprio per niente se dal draft arrivasse con la pick n.7 overall un QB (Bridgewater?) soprattutto se a quel punto si fosse già accasato altrove il WR Sammy Watkins. A mio avviso, al momento i reparti più "fragili" sono proprio quelli di QB e WR, chiaramente senza dimenticarsi della OL, in cui però dovrebbero essere imminenti delle novità (arriverà Collins? Il contratto di Penn sarà ristrutturato?). 

L'unica cosa che mi pare abbastanza chiara è che Smith e l'OC Tedford non abbiano una grande considerazione di Glennon; la cosa era parzialmente già emersa dalle dichiarazioni, per lo più "di circostanza", rilasciate dal nuovo CS ai tempi del suo insediamento, in cui non era mai stata data aperta fiducia al giocatore da NC State. Con l'ingaggio di McCown subito nominato starter e la contestuale bocciatura di Glennon (e il probabile arrivo di un QB nel draft di maggio), io se fossi nel Pennellone o nel suo agente starei incominciando a cercare un'eventuale nuova destinazione...

mercoledì 12 marzo 2014

Rilasciato Revis, firmato McCown

Il QB Josh McCown
Come da scontata previsione, i Bucs non hanno trovato nessuna squadra disposta ad intavolare una trade per il CB Darrelle Revis; e quindi l'ex stella dei New York Jets nonché da oggi ex "meteora" di Tampa Bay, è stato tagliato, proprio entro quel termine che consentirà quantomeno ai Bucs di conservare al prossimo draft la scelta al terzo giro, mandando ai Jets la pick del quarto round.

L'avventura di Revis a Tampa finisce dunque così, ad un solo anno dalla firma di un contratto che prevedeva una durata di 6 anni per complessivi 96 milioni di dollari... e invece no: le strade dei Bucs e del giocatore si dividono appena dodici mesi dopo quell'accordo, senza che Tampa Bay abbia mai potuto contare sul "vero" Revis, e cioè su quel fuoriclasse ammirato a NY e mai visto in Florida, dove per un anno si è esibito con la maglia #24 la copia sbiadita del Darrelle Revis dei bei tempi.

Dopo un anno di "riabilitazione"  trascorso a One Buc Place, e lautamente pagato, chissà se rivedremo il vero Revis nel 2014... ad ogni modo, questi ormai non sono più problemi nostri ma della squadra che deciderà di investire su questo giocatore (Patriots?). L'arrivo di un giovane interessante come Verner rende meno amara la partenza di Revis, resta il fatto che quella che doveva essere una acquisizione "chiave" per i destini della squadra, considerati i numeri dell'investimento, viene malinconicamente archiviata dopo nemmeno una stagione. Non ha funzionato, pazienza.

Per un giocatore che parte, eccone un altro che arriva. E' stata ufficializzata l'acquisizione del QB Josh McCown, che ha siglato un biennale a dieci milioni complessivi, destinati però a crescere nel caso in cui McCown dovesse guadagnare il posto da starter e i Bucs arrivare ai playoff.

McCown è un veterano (a luglio compirà 35 anni) che vanta 12 anni di esperienza in NFL, pur non avendo mai ricoperto un ruolo da protagonista, nonostante le tantissime squadre in cui ha militato. Nell'ultima stagione con i Bears però, McCown ha disputato ottime partite chiamato a sostituire il titolare infortunato Jay Cutler, e queste brillanti prestazioni gli hanno permesso oggi di siglare un bel contratto con Tampa Bay.

E adesso ci sarà una bella battaglia tra Glennon e McCown per guadagnarsi il ruolo di QB starter; dovessi scommettere un dollaro, lo punterei senza molti dubbi sul veterano; ho come l'impressione che per il simpatico Glennon siano all'orizzonte tempi difficili, e non credo che Lovie Smith veda in lui un "fenomeno", a differenza di coach Schiano che - come è noto - stravedeva per il prodotto da NC State.

Firmato anche il CB Alterraun Verner

Il CB Alterraun Verner
Dopo quelle registrate nelle prime ore della free agency, ecco arrivare un'altra firma importante da parte dei Buccaneers.

Si tratta del CB Alterraun Verner, 25 anni, ex Tennessee Titans, reduce da un'ottima stagione terminata con la convocazione al Pro Bowl.

Verner era uno dei CB più interessanti a disposizione in questa free agency, ed il fatto che si arrivato a Tampa conferma il fatto che le ore di Darrelle Revis in maglia Bucs siano contate. Entro oggi arriverà la notizia del taglio o della trade che riguarderà l'ex CB dei New York Jets e, a breve, ex anche dei dei Tampa Bay Buccaneers.

Speriamo che in cambio di Darrelle i Bucs riescano a portare a casa qualche scelta al prossimo draft, anziché perderlo in cambio di nulla; intanto, col taglio entro oggi del giocatore è certo che Tampa Bay manterrà la scelta al terzo giro in questo draft, spedendo ai Jets la pick del quarto round... da segnalare come i nuovi arrivati Johnson (DE) e Verner (CB) guadagneranno in due per la stagione 2014 una somma  pari a 15,3 milioni, inferiore a quella che avrebbe intascato il solo Revis (16 M).

martedì 11 marzo 2014

Bucs molto attivi nelle prime ore di FA!

Michael Johnson (DE), Brandon Myers (TE) e Clinton McDonald (DT)
E' iniziata la free agency, e i Tampa Bay Buccaneers si sono rivelati una tra le squadre più attive accordandosi con  parecchi - interessanti - giocatori...

Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto in queste prime ore di FA, cominciando dalle firme da parte di Tampa Bay di quattro  giocatori che erano già a roster lo scorso anno: Eric Page, Deveron Carr, Danny Gorrer e Jamon Meredith.

Sia il WR Eric Page (uno specialista di ritorni di calci più che effettivo ricevitore) che il CB Deveron Carr erano "Exclusive Rights Free Agents", ed il loro destino era in pratica nelle mani dei Bucs, che hanno deciso di siglare con entrambi i giocatori un contratto di un anno.

Contratto limitato al 2014 anche per un altro CB, Danny Gorrer, mentre la guardia Jamon Meredith ha sottoscritto un contratto biennale. Sia Gorrer che Meredith erano "Unrestricted Free Agents", liberi cioè di accasarsi presso il migliore offerente.

Ma i giocatori sopra citati sono più che altro dei rincalzi, ben altro spessore hanno invece i nuovi FA appena arrivati a Tampa... ecco chi sono i nuovi veterani che dalla prossima stagione saranno agli ordini di Lovie Smith.

Michael Johnson, DE: l'ormai ex giocatore dei Cincinnati Bengals era uno dei free aegnt più interessanti, ed è stato proprio lui il primo colpo messo a segno dal duo Licht-Smith. Il DE Michael Johnson ha siglato un contratto di cinque anni con i Bucs, per complessivi 43 milioni di dollari, di cui 24 garantiti. Johnson è ancora giovane (27 anni) ed il suo arrivo rappresenta una importante iniezione di talento per la linea difensiva.

Clinton McDonald, DT: Oltre a Johnson, i Bucs hanno firmato un altro uomo di linea difensiva, il DT Clinton McDonald lo scorso anno in forza ai Seattle Seahawks. Quattro anni per 12 milioni di dollari, la durata e l'ammontare dell'accordo tra il 27enne McDonald e i Bucs.

Brandon Myers, TE: Finalmente Tampa Bay ha firmato (con un contratto biennale) un "vero" TE, che andrà ad affiancare il promettente Tim Wright. Giocatore di 28 anni, con esperienze ai Raiders e ai Giants, Myers vanta cifre di tutto rispetto e nelle ultime stagioni ha messo a segno rispettivamente 79 ricezioni e 4 TD nel 2012 a Oakland e 49 rec. + 4 TD lo scorso anno a NY.

Josh McCown, QB: l'ex giocatore dei Bears non ha ancora firmato, ma ha dichiarato che Tampa sarà la prima squadra che visiterà, dopodiché si recherà eventualmente a Houston e a New York sponda Jets... ma  più di un analista ritiene che dopo la sua "visita" a One Buc Place il buon Josh se ne andrà via con in tasca un bel contratto siglato con i Bucs, senza più bisogno di compiere altrove ulteriori "visite"...!

Per quel che riguarda invece i giocatori in uscita, da segnalare il taglio del kicker Tynes, l'anno scorso mai utilizzato a causa della MRSA, e la perdita ben più rilevante di un veterano di lungo corso, il capitano dello special team Adam Hayward che si accasa ai Wasinghton Redskins con cui ha firmato un triennale. Andrà via anche l'altro LB, Dekoda Wartson, per il quale c'è un forte interessamento da parte dei Jacksonville Jaguars. 

Capitolo Darrelle Revis: è quasi scontato che entro domani Revis non farà più parte dei Bucs, consentendo così a Tampa Bay di usufruire di una scelta al terzo giro del draft di quest'anno, mandando invece ai Jets la pick del quarto round. Sembra intanto che i Browns siano interessati a una trade, dunque non è detto che il giocatore venga rilasciato sena ricevere nulla in cambio... vedremo cosa accadrà, per domani intanto è prevista per le 21.30 (ora italiana) una conferenza stampa a One Buc Place nel corso della quale verrà fatto il punto della situazione circa la FA in casa Bucs e verranno presentati i primi nuovi acquisti.

E' già finita l'avventura di Revis a Tampa?

Il CB Darrelle Revis
Stando a quanto riportato da alcuni dei più autorevoli, e di solito bene informati, "insider NFL" i giorni di Darrelle Revis a Tampa sarebbero ormai giunti al termine...

Addirittura si fa strada l'ipotesi che i Bucs non scambieranno il giocatore ma lo taglieranno, senza ricevere dunque nulla in cambio.

Se così sarà, e ripensando a quello che costò il giocatore in termini di scelte al draft solo un anno fa, viene da chiedersi che senso abbia avuto quell'operazione, soprattutto se Revis sarà davvero tagliato e non scambiato per ricevere qualcosa in cambio da parte di un altro team.

La principale ragione dell'eventuale taglio del giocatore pare sarebbe quella di creare spazio salariale, ritenendo eccessivi i 16 milioni annui previsti dal contratto dell'ex CB dei New York Jets.

Inoltre, se Revis sarà ancora nel roster dei Bucs il 13 marzo, ai Jets andrà la scelta al terzo giro di Tampa Bay nel draft di quest'anno, se invece il giocatore non farà più parte dei Bucs, a NY finirà un quarto giro.

Certo, 16 milioni a stagione sono tanti e lo scorso anno Revis non ha giocato una stagione ad alto livello, ma era reduce da un grave infortunio al ginocchio, in una squadra in cui peraltro era il caos assoluto a dominare... davvero non sarebbe possibile cercare un accordo tra le parti per ristrutturare questo contratto? Revis rimane comunque uno dei pochi fuoriclasse del team e privarsene solo per creare spazio nel "salary cap" (a maggior ragione tagliandolo, e non scambiandolo) mi sembra una mossa quantomeno discutibile...

domenica 9 marzo 2014

I Bucs rilasciano Davin Joseph

Davin Joseph
A pochi giorni dall'avvio della free agency che inizierà martedì 11 marzo, i Bucs mettono a segno un'operazione importante: è stato infatti rilasciato Davin Joseph, guardia di trent'anni e reduce da una stagione non particolarmente brillante.

Alla base del modesto rendimento, probabilmente, c'è quel devastante infortunio al ginocchio che gli aveva fatto perdere l'intero 2012. Rientrato in squadra lo scorso anno, Joseph aveva giocato tutte e 16 le partite, senza però fornire un rendimento di alto livello, o quantomeno consono ad uno stipendio molto elevato, che ad esempio avrebbe previsto per questo 2014 ben 6 milioni di dollari.

La cifra che Tampa Bay risparmierà per lo stipendio di Joseph potrà dunque essere investita nella free agency, nel corso della quale sarà necessario rinforzare anche la linea offensiva, reparto che adesso, senza più Davin Joseph, è non solo povero di talento ma anche di profondità.

Scelto al primo giro dai Bucs nel 2006 con la pick n.23 overall, Joseph nei suoi anni a Tampa ha disputato stagioni più che positive, meritandosi anche un paio di convocazioni al Pro Bowl. Il grave infortunio rimediato in preseason contro i Patriots nell'agosto del 2012 è stato l'episodio che ha segnato in negativo la carriera di questo giocatore che, come detto, pur recuperando dal KO al ginocchio non si è più espresso ai livelli che gli erano consoni.

Vedremo adesso se la stessa sorte toccherà ad altri uomini della linea offensiva, segnalo ad esempio che il salario di Carl Nicks prevede per il 2014 una somma di oltre 9 milioni di dollari, davvero tanti per un giocatore la cui carriera in NFL è seriamente a rischio dopo tutti i problemi fisici delle scorse due stagioni...

sabato 8 marzo 2014

Anche il LB Casillas firma per una stagione

Il LB Jonathan Casillas
I Bucs e il LB Jonathan Casillas hanno trovato un accordo che legherà il giocatore a Tampa Bay anche per la stagione 2014.

Casillas sarebbe diventato "unrestriced free agent" a partire da martedì 11, e dunque libero di accettare un'offerta proveniente da qualsiasi altro team.

La Free agency comincerà infatti martedì 11 alle 21.00 (ora italiana); sino a quel termine, i giocatori in scadenza di contratto potranno solo rifirmare con la squadra nel cui roster hanno terminato la stagione 2013, proprio come hanno fatto i Bucs con Jonathan Casillas.

Dalla giornata di oggi comunque, sabato 8 marzo, i vari team potranno iniziare a contattare agenti e procuratori dei giocatori che si accingono a diventare FA, iniziando a discutere di eventuali accordi che saranno poi ufficializzati a partire da martedì 11.

La firma di Casillas era importante, non tanto per il valore del giocatore - un buon mestierante, non certo un campione -  quanto per dare profondità a un reparto che vedeva tre dei suoi componenti (Hayward, Watson e appunto Casillas) in scadenza di contratto.

Lo scorso anno l'ex LB dei Saints terminò in anticipo la sua prima stagione in maglia Bucs, a causa di un infortunio al ginocchio rimediato dopo le prime 12 partite, nel corso delle quali Casillas si era guadagnato i gradi di titolare, avendo iniziato il 2013 come riserva di Dekoda Watson.

giovedì 6 marzo 2014

Il RB Bobby Rainey firma per un anno

Il RB Bobby Rainey
Il RB Bobby Rainey sarà un giocatore dei Bucs anche nella stagione  2014. Non  si tratta di una grande sorpresa, dato che il giocatore - in scadenza contrattuale - sarebbe comunque diventato un "Exclusive Rights Free Agent", ossia praticamente obbligato a negoziare con Tampa Bay il suo futuro in NFL.

Bobby Rainey ha rappresentato una delle poche sorprese positive nel corso della pessima stagione 2013 dei Tampa Bay Buccaneers.

Ingaggiato quasi per disperazione, dopo che uno dopo l'altro tutti i RB presenti a roster erano finiti KO a causa di seri infortuni (Doug Martin, Mike James, Jeff Demps, Michael Smith), Rainey si rivelò in grado di tenere il campo più che dignitosamente, mettendo tra l'altro a segno nel match contro Buffalo un TD da ben 80 yards, record assoluto di franchigia.

Il reparto dei RB sembra dunque al completo, considerando che Doug Martin sarà il titolare e che Lovie Smith potrà contare oltre che su Rainey anche su James e Demps, che prima di infortunarsi avevano mostrato di possedere buoni numeri.

La speranza è che i vari "lungodegenti" abbiano recuperato al 100% dai rispettivi infortuni e soprattutto che coach Smith dimostri di poter gestire la batteria dei RB in maniera più assennata di quanto fatto dal suo predecessore, per il quale l'unico giocatore in grado di portare il pallone nei giochi di corsa era Doug Martin, spremuto per due anni da Schiano come un limone, prima che il piccolo grande Doug finisse - inevitabilmente - in IR...

mercoledì 5 marzo 2014

Capitolo maglie, almeno cambiassero i numeri!

Torno per l'ultima volta sull'argomento "jersey" dopodiché su questo triste capitolo sarà meglio stendere un (pietosissimo) velo. Di seguito, pubblico un paio di immagini, in cui ho sostituito agli orrendi numeri "digitali" quelli vecchi (e davvero di un'altra categoria) delle precedenti jersey.

Con dei numeri "normali", già mi sembra che le maglie facciano un altro effetto; restano sempre infinitamente peggiori delle precedenti, però si passerebbe quantomeno dalla categoria "orrende" a quella "brutte".

Per capirci, ecco Doug Martin e Gerald McCoy con le nuove jersey ma con i vecchi numeri... l'effetto mi sembra migliore, anche se rimane tutto quel grigio scuro sulle spalle/maniche che dà a queste divise un terribile effetto di "pesantezza" e tra l'altro è proprio fuori luogo, tutto questo "grigiore"; considerando che nello stato della Florida splende sempre il sole, che c'entra con Tampa questa tonalità così "plumbea" del colore "pewter"? Mah!



Basterebbero davvero pochi ritocchi, ad esempio partendo dai numeri, per rendere le nuove uniformi se non altro "guardabili"; purtroppo, conoscendo un minimo gli americani e la loro completa assenza di "elasticità mentale", sono quasi sicuro che i Glazer non torneranno indietro e che per qualche anno dovremo sorbirci queste brutte uniformi.

L'unica via percorribile, da parte dei tifosi, credo sia quella di non acquistare nè il nuovo merchandising nè soprattutto le nuove jersey. Toccarli sul vivo, cioè nel portafogli, potrebbe essere l'unica strada per tornare a rivedere delle maglie decenti indossate dai nostri - comunque sempre amati, anche con queste uniformi "sbagliate" - Bucanieri...

martedì 4 marzo 2014

Presentata anche la maglia "casalinga"

Dopo le nuove maglie "bianche" da trasferta (spesso in realtà utilizzate anche al RJS, in particolare nella prima parte della stagione) su cui ci siamo soffermati ieri, ecco adesso un'analisi dettagliata delle nuove uniformi "rosse", quelle che prenderanno il posto delle ormai "mitiche" red jersey, che ormai rimarranno per sempre legate al trionfo del Super Bowl n.37 e che mai più, purtroppo, vedremo indossate su un campo da football dai nostri amati Bucanieri.

Ecco dunque l'uniforme "home" in versione "intera", maglia e calzoncini.



Questa invece è un'immagine più dettagliata della "jersey" con Gerald McCoy che, di tre-quarti, mostra prima il lato sinistro e poi quello destro della nova maglia.



Anche per le maglie "home" si conferma lo schema bicolore: colore rosso per il busto e pewter per le maniche. Tra le particolarità, da segnalare il nuovo logo del galeone pirata che compare sulla spalla destra, mentre su quella sinistra appare la scritta "Bucs". Il baffo della Nike è arancione, mentre i numeri che si trovano sulle spalle, come si vede meglio nel dettaglio qui sotto, sono rossi anziché bianchi.



Altra novità rispetto alle precedenti maglie è l'assenza della scritta Buccaneers sul petto; ora la forma contratta del nome della squadra - "Bucs" - compare, come detto, sulla manica sinistra. Ecco un primo piano della parte frontale e centrale della nuova jersey.



Questo invece è il dettaglio della schiena, con il nuovo font per il nome dei giocatori ed i particolari numeri "digitali", che sul petto e sulla schiena sono bianchi, bordati di nero ed arancione.



Questo invece è il "profilo" dei pantaloni pewter, abbinati alla casacca rossa, su cui spicca il baffo arancione della nike ed il logo principale dei Bucs, la bandiera rossa dei pirati con il teschio e il pallone da football.



Per chiudere, non può mancare il confronto con le precedenti uniformi. Meglio le nuove o quelle appena andate in pensione? Le nuove, nella versione rossa, non sono così brutte come le nuove "white", ma la domanda a mio avviso suona abbastanza retorica: non c'è partita e la "old school" vince a mani basse...

Come detto, queste jersey rosse sono un po' meglio delle bianche, però anche qui certi dettagli paiono del tutto "incomprensibili" (gli inserti arancioni, le spalle pewter, gli orrendi numeri digitali) e quelli che dovrebbero essere dei miglioramenti finiscono per diventare delle aggiunte "pesanti" che rendono la maglia se non inguardabile comunque inferiore da un punto di vista estetico rispetto alla precedente uniforme, che era invece semplice, funzionale, elegante... in una sola parola: bella!

Ad ogni modo, speriamo almeno che la nuova uniforme possa essere testimone di nuovi successi e possa accompagnare i Bucs a bissare (in un futuro se non prossimo si spera comunque non troppo remoto) il trionfo di quella ormai lontanissima e per sempre magica notte di San Diego di undici anni fa...

lunedì 3 marzo 2014

Svelate le nuove uniformi: che delusione!

La nuova uniforme "away"
I Tampa Bay Buccaneers hanno parzialmente svelato oggi le nuove uniformi che verranno indossate a partire dalla prossima stagione. In mattinata è stata pubblicata sul sito ufficiale l'immagine della divisa "away", ossia quella con la maglia bianca. Nella serata (a partire dalle 20:00 ora italiana) verranno mostrate anche le altre versioni e cioè quella "home" e (ammesso ci siano) le eventuali maglie "alternate" e/o "throwback".

Onestamente, quando ho visto per la prima volta - pochi minuti fa - le nuove "jersey" pensavo/speravo fosse uno scherzo di carnevale... a mio modesto avviso, la nuova versione "da trasferta" rappresenta infatti un bel passo indietro da un punto di vista estetico, sia rispetto al passato remoto che a quello recente.

Cominciamo dai pantaloni: quelli nuovi prevedono una tinta quasi unita "pewter scuro", una specie di grigio/nero, e al posto della elegante banda rosso/nera bordata di arancione che correva lungo tutta la gamba (che era peraltro di color "pewter" chiaro), ecco adesso una "macchia" red/orange che sembra messa lì un po' a caso; in alto sulla coscia destra è stata inserita anche la bandiera rossa col teschio, come non bastasse quella in versione XXXL che avremo anche sul casco...

Per capire meglio la differenza, ecco a confronto i nuovi ed i vecchi pantaloncini:

Veniamo alla maglia "bianca", quella da trasferta. Bianca fino a un certo punto, visto che le spalle e le maniche sono pewter... vi sono poi due inserti arancioni (presumo in ricordo dei vecchi tempi "orange") mentre il font utilizzato per i numeri (rossi) è forse la cosa peggiore di tutte; le cifre appaiono ora "digitalizzate" e ben lontane dai bellissimi numeri "old style" delle precedenti uniformi.

Leggo sul sito ufficiale che i numeri sono dotati di un bordo cromato riflettente che dà ai numeri una maggiore leggibilità ed una sorta di bagliore.... tutte cose inutili di cui non si avvertiva alcun bisogno. I numeri delle nuove jersey, riflettenti o meno che siano, fanno davvero....beh, rimpiangere (e molto) la precedente versione. In poche parole, una divisa da Arena League....

Poi, sempre da buccaneers.com, si apprende che su una spalla ci sarà il nuovo veliero rosso e sull'altra la scritta "Bucs". sono curioso anche di vedere quale sarà il font usato per i nomi dei giocatori; anzi, dopo avere visto cosa hanno combinato con il design dei numeri, il termine" curioso" non è forse il più adatto...

Ad ogni modo, ecco le due versioni a confronto; nella nuova jersey, i vari colori (rosso, arancione, pewter, bianco) mi sembrano onestamente messi alla rinfusa, mescolati a caso, senza logica nè criterio... a mio avviso, c'è davvero un abisso in termini estetici e di "eleganza" tra le nuova e la vecchia jersey "white"...

In serata, verranno mostrate anche le maglie rosse, che - a quanto sembra - avranno numeri rossi sulle spalle (che saranno pewter) e bianchi sulla schiena. Va bene che siamo a Carnevale, ma il "pasticciaccio brutto" che la Nike (con il colpevole avallo dei Bucs) ha combinato alle nostre uniformi mi fa ridere davvero pochissimo....

sabato 1 marzo 2014

Ancora una decina di giorni, e poi sarà free agency

Jared Allen (FA dall'11 marzo) vs Donald Penn
Terminato il mese di febbraio, ossia quello in cui (Super Bowl a parte) il mondo del football NFL è in piena offseason, tra pochi giorni si inizierà a fare sul serio e la stagione 2014 aprirà ufficialmente i battenti.

Da sabato 8 marzo i GM dei vari team potranno ufficialmente prendere contatto con agenti e procuratori dei giocatori free agent, e da lunedì 11 marzo arriveranno le prime ufficializzazioni. Di solito, è proprio nei primi giorni della FA che si registrano gli spostamenti più rilevanti e che i principali giocatori trovano un nuovo ingaggio.

L'appuntamento ufficiale con l'inizio della stagione NFL 2014 e con le prime firme della FA è fissato dunque per lunedì 11 marzo, alle ore 22 (fuso orario italiano). Tutte le squadre entro questo termine dovranno trovarsi al di sotto del salary cap, fermo restando che anche prima di tale data i team potranno rifirmare i propri giocatori in scadenza di contratto e solo per firmare quelli che hanno terminato la stagione 2013altrove occorrerà attendere le ore 22:00 dell'11 marzo.

In casa Bucs i free agent "unrestricted" sono quasi una ventina; nessuno di questi è un fuoriclasse, ma tra essi vi sono alcuni elementi importanti, che sarebbe opportuno rifirmare (dai tre LB Watson, Casillas e Hayward al WR Underwood, passando per il FB Lorig e l'OL Meredith).

Come si comporteranno i Buccaneers di coach Lovie Smith in questa free agency? Al momento di voci ne circolano parecchie anche se per lo più riguardano eventuali "rilasci" (Donald Penn) o "trade" (Darrelle Revis) di giocatori dai contratti particolarmente pesanti. Per ora si tratta solo di "rumors", vedremo nei prossimi giorni se rimarranno tali o se un minimo di fondatezza effettivamente c'era...

E' evidente che sarebbe opportuno approfittare della free agency per cercare di rinforzare la squadra, considerando che il draft - da solo - non sarà sufficiente per colmare le troppe lacune presenti in un team che ha concluso il 2013 con solo quattro vittorie non solo per colpa del precedente coaching staff ma anche per evidenti limiti tecnici dei giocatori. Sarà interessante ad esempio vedere se verrà firmato il tanto sospirato QB veterano (e se dovesse arrivare, sarà Josh McCown o Michael Vick?), oppure se Mike Glennon sarà affiancato da un QB rookie scelto dai Bucs al primo giro del draft con la pick n.7 overall...

Vedremo dunque cosa accadrà nei prossimi giorni, intanto la buona notizia è che la fase più noiosa dell'offseason ce la stiamo finalmente lasciando alle spalle dato che già dai prossimi giorni - prima con la presentazione delle nuove uniformi e poi con l'avvio della free agency - saranno parecchie le cose interessanti che accadranno dalle parti di One Buc Place.